Carlo Maria Badini: Un’Eredità Culturale a Cento Anni dalla NascitaIl Bologna Portici Festival, nella sua prima giornata del 4 giugno, dedica un appuntamento significativo a Palazzo Pepoli, inserito nel ciclo “Prospettiva Bologna”, per celebrare il centenario della nascita di Carlo Maria Badini. L’evento, curato da Roberto Grandi, non si limita a una mera commemorazione, ma si propone di analizzare il profondo impatto del suo operato sulla scena culturale italiana, tracciando un percorso tra identità, visione e lungimiranza.Nato a Bologna il 2 giugno 1925, Carlo Maria Badini fu una figura cardine nel panorama culturale del secondo Novecento, un intellettuale impegnato e un amministratore capace di coniugare innovazione e radicamento territoriale. La sua carriera, lunga e intensa, si articolò in tre fasi cruciali: tredici anni come Assessore alla Cultura della Provincia di Bologna (1951-1990), quattordici come Sovrintendente del Teatro Comunale di Bologna, e poi, un altro quattordici come Sovrintendente del Teatro alla Scala di Milano. Questa traiettoria, che si estende per ben 39 anni, testimonia un impegno costante e una capacità di anticipare le dinamiche del cambiamento culturale.L’apporto di Badini a Bologna fu fondamentale per la definizione di una politica culturale orientata alla partecipazione e alla diffusione della conoscenza. La sua visione si tradusse nella creazione del Consorzio Provinciale per la Pubblica Lettura, un’iniziativa pionieristica per promuovere la lettura e l’accesso alla cultura, e nell’apertura de La Ribalta, un laboratorio teatrale dedicato alla drammaturgia d’avanguardia, un vero e proprio crogiolo di sperimentazione artistica. Il Teatro Comunale, sotto la sua guida, visse una profonda trasformazione, aprendosi al decentramento e accogliendo eventi eterogenei come il Festival del Jazz e le Feste Musicali, divenute celebri per la performance del Treno di John Cage, un’audace operazione di contaminazione tra musica, arte e performance. La nascita dei Filarmonici del Teatro Comunale rappresentò un ulteriore tassello in questa strategia di apertura e valorizzazione del patrimonio musicale locale.Il passaggio a Milano, in qualità di successore di Paolo Grassi alla Scala, lo vide protagonista di un’ulteriore sfida: consolidare il ruolo di eccellenza internazionale del teatro lirico in un contesto complesso e in continua evoluzione. Grazie alla sua abilità nel creare partnership con il settore privato, Badini riuscì a garantire l’accesso di artisti di fama mondiale, contribuendo a elevare il prestigio della Scala a livello globale. La fondazione dell’Orchestra Filarmonica della Scala, in collaborazione con Claudio Abbado, segnò un’altra pietra miliare nel suo percorso, proiettando l’istituzione in una dimensione di innovazione e ricerca.Anche nel periodo successivo, con la creazione dell’Orchestra Mozart, un progetto che lui stesso definì una “follia senile”, Badini dimostrò la sua irrequietezza intellettuale e la sua volontà di continuare a sperimentare nuove forme espressive.L’incontro a Palazzo Pepoli offrirà un’occasione per ripercorrere questo straordinario percorso attraverso le testimonianze di Carlo Fontana, suo successore al Comunale e alla Scala, di Claudio Leombroni, docente universitario, e di Luigi Girati, amico e ex cornista dell’Orchestra del Comunale, un contributo prezioso per comprendere appieno l’eredità culturale di Carlo Maria Badini.
Badini, 100 Anni di Cultura: Bologna e La Scala Celebrano un Visionario.
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