venerdì 1 Agosto 2025
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Bologna, 45° anniversario: Balla balla ballerino per non dimenticare.

A quarantacinque anni dalla strage di Bologna, l’Emilia-Romagna si fa interprete di un atto di memoria profondo e originale.
Lungi da semplici commemorazioni formali, la Regione, in sinergia con la Fondazione Lucio Dalla e l’Associazione dei familiari delle vittime, propone una rilettura emotiva e artistica del celebre brano “Balla balla ballerino”.

La reinterpretazione, affidata alla cantautrice Roberta Giallo, allieva di Dalla, e accompagnata dal chitarrista Agostino Raimo, si materializza in un videoclip suggestivo ambientato nella Sala d’aspetto della Stazione Centrale, luogo simbolo della tragedia.

La pubblicazione, prevista per le 10.25 del 2 agosto sui canali social regionali e su Lepida Tv, vuole trasmettere un messaggio di speranza e resilienza.

“Balla balla ballerino,” composto nel 1980, è molto più di una semplice canzone.
È un’esortazione a superare la paura, a elevarsi al di sopra delle avversità – violenza, soprusi, malessere – attraverso l’arte e la danza.

Il testo, intriso di prescienza, si presenta come un monito urgente: “Dammi retta, fermare quel treno con le mani, perché non sia vero quello che succederà domani.
” Un appello disperato che oggi risuona con una forza amplificata dalla memoria.
Il presidente della Regione, Michele de Pascale, sottolinea come questa iniziativa incarni l’identità stessa della comunità emiliano-romagnola: un popolo capace di trasformare il dolore in amore, la distruzione in ricostruzione.

La ricerca della verità, un percorso arduo e doloroso, ha permesso di non dimenticare, di onorare la memoria delle vittime.
L’anniversario assume un significato particolare quest’anno, segnato dalla definitiva condanna per fatti di responsabilità nella strage, un passo importante verso la piena luce.

La scelta di affidarsi alla voce di Dalla, cantautore bolognese per antonomasia, rappresenta un omaggio alla sua visione, alla sua capacità di esprimere il dolore e la speranza della sua città.

Andrea Faccani, presidente della Fondazione Dalla, evoca la ferita ancora aperta, ricordando come le parole di Lucio siano un invito all’unità e alla solidarietà.
Paolo Bolognesi, presidente uscente dell’Associazione dei familiari delle vittime, definisce l’iniziativa come un atto artistico di grande valore, un modo per fare memoria collettiva in vista del 2025, anno che segnerà una significativa avanzata nella ricostruzione della catena di comando responsabile della strage.

L’iniziativa ha potuto realizzarsi grazie alla generosa autorizzazione, a titolo gratuito e in via eccezionale, da parte degli editori Universal Music Publishing Ricordi e Emi Music Publishing Italia, riconoscendo il suo profondo valore civico.

Il supporto del Gruppo Ferrovie dello Stato ha contribuito a creare un’atmosfera suggestiva e autentica, permettendo di restituire alla città un simbolo di rinascita.

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