giovedì 4 Settembre 2025
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Contro la guerra: l’eredità di Strada tra immagini e impegno.

Un’esperienza immersiva e commovente, un omaggio a un uomo che ha incarnato la resistenza pacifica: Emergency e Cheap presentano “Contro la guerra – sguardi e immaginari”, un percorso espositivo complesso e stratificato, cuore pulsante della quinta edizione del Festival di Emergency a Reggio Emilia (5-7 settembre) e accessibile gratuitamente al pubblico fino al 26 ottobre presso il Palazzo dei Musei.

La mostra non è un semplice catalogo di immagini, ma un invito all’azione, una riflessione profonda sulle devastanti conseguenze della guerra, declinate attraverso molteplici prospettive: fisica, psicologica, sociale e politica.
Una sezione centrale dell’esposizione è dedicata a Gino Strada, figura emblematica di un’etica intransigente e di un impegno concreto a favore delle vittime di conflitti.

Questa sala, intrisa dell’aura della sua visione, raccoglie testimonianze audiovisive delle sue parole e una serie di potenti manifesti creati da Cheap, un collettivo artistico noto per il suo approccio provocatorio e umanitario.
Questi poster, veri e propri slogan di speranza e ribellione, amplificano il messaggio di Strada, esortando alla riconquista della nostra voce collettiva e del nostro spazio vitale, soffocati dalla logica della guerra.
L’allestimento si articola in un dialogo continuo tra immagini e concetti.

Imponenti fotografie in bianco e nero documentano il lavoro incessante di Emergency, dai teatri di guerra afghani e iracheni a contesti umanitari in altre aree del pianeta.

Si intrecciano a questi reportage visivi i poster iconici di Cheap, frutto di interventi artistici di grande impatto, che veicolano messaggi come “Disobbedite con generosità”, “Sabotate con grazia”, “Agitatevi”, diventati simboli di una resistenza gentile e radicale.

La mostra accoglie, inoltre, contributi di artisti provenienti da diverse nazioni – Italia, Brasile, Spagna, Polonia – creando un crogiolo di sensibilità artistiche accomunate da una ferma convinzione: nessuna guerra è un destino ineluttabile, e la violenza non può mai ripristinare diritti o definire legittimi rapporti di potere.

Un elemento particolarmente toccante dell’esposizione è costituito da una serie di fotografie di piccole dimensioni, crude e dirette, esposte all’interno di una struttura a forma di scatola, protette da una feritoia.

Queste immagini, che ritraggono corpi e volti segnati dalla guerra, richiedono al visitatore uno sforzo di attenzione e una profonda consapevolezza per essere pienamente comprese.
L’accesso limitato, attraverso la feritoia, simboleggia la difficoltà di avvicinarsi alla sofferenza, ma anche l’urgenza di farlo.
Questo gesto scenico è l’appello esplicito di Emergency e Cheap: non un semplice sguardo passivo, ma una partecipazione attiva, un’assunzione di responsabilità verso un mondo più giusto e pacifico.
La mostra non si limita a denunciare l’orrore, ma ispira all’azione, promuovendo una cultura della pace costruita sull’empatia e sulla solidarietà.

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