La vibrante scena teatrale italiana celebra nuovi talenti e onora figure di spicco con l’edizione 2024 dei prestigiosi Premi Riccione e Tondelli.
La cerimonia, tenutasi al Cocoricò, ha sancito l’assegnazione di riconoscimenti che non solo premiano l’eccellenza autoriale, ma stimolano attivamente la produzione di nuove opere e il loro arrivo sui palcoscenici.
Jacopo Giacomoni si è distinto come vincitore del 58° Premio Riccione per il Teatro con “Tacet”, un’opera che, secondo la giuria presieduta dalla raffinata sensibilità di Dacia Maraini e arricchita dalle acuti contributi di Concita De Gregorio, Graziano Graziani, Lino Guanciale, Claudio Longhi, Lorenzo Pavolini, Maura Teofili e Walter Zambaldi, si è rivelata particolarmente innovativa e significativa nel panorama drammaturgico contemporaneo.
Il premio, che accompagna l’autore con un contributo economico di 5.000 euro, rappresenta un trampolino di lancio verso la concretizzazione del progetto teatrale.
Giacomoni, insieme agli altri finalisti, affronterà ora la cruciale fase di sviluppo del progetto di produzione, competendo per un ulteriore finanziamento di 15.000 euro, destinato a trasformare la partitura scritta in spettacolo.
Il Premio Tondelli, dedicato agli autori under 30, ha visto Francesco Toscani trionfare con “La rabbia che ho in corpo”, un’opera che sonda le profondità dell’angoscia giovanile e la complessità delle emozioni represse.
Toscani, come i colleghi finalisti, avrà l’opportunità di accedere a un finanziamento di 10.000 euro per la realizzazione del suo allestimento, un investimento nella freschezza e nella forza di una nuova generazione di voci.
Riconfermando la sua vitalità e la sua capacità di evolversi, il Premio Riccione ha introdotto un riconoscimento specifico per la drammaturgia rivolta ai giovani: il Premio per le nuove generazioni, assegnato quest’anno a Benedetta Pigoni per “Baba Cloanța”, un’opera che, grazie al sostegno della Città del Teatro/Fondazione Sipario Toscana, troverà la sua realizzazione.
Un riconoscimento d’autore, la menzione speciale Franco Quadri per la ricerca letteraria, è andato a Chiara Arrigoni per “SEG MEN TAR SI / dis-integrazione dell’umano”, un’opera che esplora con coraggio e profondità le fratture identitarie e le disconnessioni dell’era digitale.
Il panorama dei premi fuori concorso ha celebrato l’innovazione e l’impegno civile.
Babilonia Teatri ha ricevuto un premio speciale per il suo contributo all’innovazione drammaturgica, mentre la sindaca di Riccione, Daniela Angelini, ha onorato Dacia Maraini con un premio alla carriera, suggellando una vita dedicata alla parola e alla narrazione con un commento illuminante sulla funzione salvifica del teatro.
L’appuntamento conclusivo è fissato per il 12 ottobre, quando i testi finalisti saranno presentati al Romaeuropa Festival, nell’ambito di un evento che promette di essere un momento di incontro e di scambio culturale di alto livello.
Un’occasione per il pubblico romano di conoscere da vicino le voci che stanno plasmando il futuro del teatro italiano.