sabato 27 Settembre 2025
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Bologna

Robot Festival: Bologna tra arte, tecnologia e sogni

Il Festival Robot, giunto alla sua sedicesima edizione, si configura come un vibrante crogiolo di arte, tecnologia e musica elettronica, e si appresta a illuminare Bologna dal 9 all’11 ottobre, preceduto da un’entusiasmante anteprima il 27 settembre.

La sede, un ecosistema di spazi iconici, si estende dal DumBO, nel cuore storico di Palazzo Re Enzo, all’Oratorio di San Filippo Neri, fino al Pop Up Cinema Medica 4K, ampliando così il proprio raggio d’azione culturale.

Quest’anno, il festival si fa interprete di un tema evocativo: “Dream On”, un omaggio al potenziale liberatorio e all’impulso visionario insito nel sogno, inteso non solo come esperienza onirica personale, ma come forza motrice di innovazione artistica e sociale.

Un invito all’esplorazione di mondi inesplorati, alla sospensione del reale e all’immersione in paesaggi sonori inattesi.
Organizzato da Shape, realtà che celebra quest’anno i suoi 25 anni di attività, il festival si propone come ponte tra la club culture, la sperimentazione artistica e le avanguardie musicali.
L’anteprima del 27 settembre, a Palazzo Re Enzo, introduce un dialogo inedito tra Ale Hop e Tiki Bakorta, affiancati da un trio d’eccezione composto da Antonina Nowacka, Renato Grieco e Riccardo La Foresta, un connubio di stili e sensibilità che preannuncia la ricchezza dell’edizione principale.

Il cuore del festival pulsa al Medica, dedicato a performance audio-video immersive, con Lorenzo Senni che presenta la sua ambiziosa opera “Canone Infinito Extended”, Sarah Davachi che tesse trame sonore evocative con “Double Reeds” e i Seefeel che tornano a incantare con un live set.
L’Oratorio San Filippo, a sua volta, accoglie l’ipnotica performance di Hatis Noit e l’intrigante universo sonoro di Felicia Atkinson.

Al DumBO, debutta “Lumina – Immersive Frequencies” dei C’Mon Tigre, un’esperienza multisensoriale che fonde arte visiva e suono.

Un caleidoscopio di live set e dj set anima il programma, con artisti di spicco come Safety Trance, Acid Arab, Alessandro Cortini, Katatonic Silentio b2b Cosimo Damiano e Cortex of Light, ognuno portatore di una voce unica nel panorama della musica elettronica contemporanea.
La presenza di Sama’ Abdulhadi, celebre DJ palestinese, anima pulsante della scena dance di Ramallah, aggiunge una dimensione di rilevanza globale al festival.

La sua partecipazione, in vista del remix numero mille della serie RA Exchange e a seguito della sua memorabile performance alla Boiler Room palestinese, testimonia l’impegno del festival verso la diversità culturale e la valorizzazione di voci emergenti dal Medio Oriente.

L’ultima giornata, l’11 ottobre, si conclude con un repertorio di performance live altrettanto stimolanti: Lino Capra Vaccina e Mai Mai Mai, Lucy Railton, The Delay in the Universal Loop, Rival Consoles, Ela Minus, Apparat e, a suggello di un’esperienza indimenticabile, la chiusura a cura dei Crystallmess.

Il festival non trascura il suo ruolo educativo e inclusivo, con le tradizionali iniziative Robot Kids e Robot Learn, dedicate a laboratori, talk e percorsi formativi per tutte le età.
L’impegno verso la sostenibilità ambientale, concretizzato attraverso pratiche green e la creazione di uno spazio di decompressione al DumBO in collaborazione con Beat Project, sottolinea la volontà di un festival consapevole e responsabile.

Come ha sottolineato il direttore artistico Marco Ligurgo, “Dream On” non è semplicemente un festival, ma un “rito sonoro collettivo,” un sogno ad occhi aperti che ci invita ad abbracciare la meraviglia e a lasciarci trasportare dalle infinite possibilità dell’immaginazione.

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