Giovedì 25 settembre, Piacenza si appresta ad accogliere un evento di rilievo culturale: la prima nazionale del docufilm “Le stanze di Verdi”, un progetto cinematografico concepito con la sensibilità e l’esperienza di Pupi Avati.
L’appuntamento, fissato alle ore 20.30 presso la Multisala The Screen, si configura come un omaggio poliedrico al compositore bussetano, andando oltre la mera celebrazione della sua geniale produzione artistica per indagare le sfaccettature dell’uomo Verdi, il suo contesto storico-sociale e il profondo legame che lo ha visto tessere con il territorio piacentino.
La serata, accessibile al pubblico a un costo agevolato di 8 euro, ha visto una presentazione ufficiale in conferenza stampa presso il Municipio, un’occasione per sottolineare il valore intrinseco del film e la sua capacità di restituire una nuova luce sulla figura di Verdi, troppo spesso associata unicamente al mito del genio.
Interventi significativi sono stati quelli della sindaca Katia Tarasconi, che ha evidenziato l’importanza dell’iniziativa per l’immagine culturale della città, e dell’assessore a Cultura e Turismo Christian Fiazza, che ha parlato di valorizzazione del patrimonio locale.
A loro si sono affiancati il produttore Giorgio Leopardi, insieme al direttore di produzione Amine Mouchanime, il consigliere Robert Gionelli, portavoce della Fondazione di Piacenza e Vigevano, Federico Scarpa, rappresentante del Centro Studi Piacenza, e l’artista Franco Scepi, accompagnato dal presidente dell’Associazione Gorbachev Foundation Marzio Dallagiovanna.
Un elemento simbolico e suggestivo del docufilm è rappresentato dalla locandina, che riproduce l’opera “Verdi è vivo” di Franco Scepi, commissionata per celebrare il bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi.
Il dipinto, parte della collezione della Banca di Piacenza e sostenuto finanziariamente, testimonia l’impegno dell’avvocato Corrado Sforza Fogliani nel promuovere la riscoperta del legame di Verdi con Piacenza.
La Banca stessa è stata ringraziata per il suo contributo essenziale alla realizzazione del progetto.
“Le stanze di Verdi”, liberamente ispirato al libro provocatorio “Verdi non è di Parma” di Marco Corradi, si propone di destrutturare alcuni luoghi comuni e di offrire una prospettiva inedita sulla vita e l’opera del compositore.
Il film, sostenuto anche dalla Emilia Romagna Film Commission, si avvia verso la distribuzione nelle sale cinematografiche a partire dal 6 ottobre, con l’ambizione di raggiungere un pubblico ampio e di stimolare una riflessione più profonda sul ruolo della musica e della cultura nell’identità di un territorio.
Il docufilm non si limita a ricostruire eventi storici, ma cerca di far emergere l’umanità di Verdi, le sue passioni, le sue contraddizioni, le sue inquietudini, offrendo uno sguardo intimo e mai scontato su un gigante della musica.