Il settore dei veicoli industriali si configura oggi come un attore significativo nel panorama globale delle emissioni, contribuendo per circa il 7% del totale.
Questa consapevolezza impone un cambio di paradigma, un impegno concreto a passare da parte del problema a protagonista attivo nella ricerca di soluzioni sostenibili.
Giovanni Dattoli, amministratore delegato di Volvo Trucks Italia, lo sottolinea durante la 28ª edizione di Ecomondo, la fiera di riferimento per l’economia circolare e la transizione ecologica.
La strategia adottata non si fonda su un approccio monolitico, ma su una “pluralità tecnologica”, una convergenza di diverse vie per raggiungere gli ambiziosi obiettivi di decarbonizzazione.
L’elettrificazione rappresenta un pilastro fondamentale, offrendo un potenziale significativo per l’eliminazione delle emissioni dirette, soprattutto in contesti urbani e per applicazioni specifiche.
Tuttavia, riconoscere la complessità del settore e la varietà dei suoi utilizzi, Volvo Trucks Italia persegue una strategia multiforme.
La transizione energetica per i veicoli pesanti non può prescindere da una valutazione pragmatica delle risorse disponibili e delle infrastrutture esistenti.
Il motore diesel, seppur in evoluzione, continua a svolgere un ruolo cruciale, soprattutto per le lunghe distanze e i trasporti gravosi.
In questo contesto, il Gas Naturale Liquefatto (GNL) emerge come un’alternativa ponte, in grado di ridurre sensibilmente le emissioni di gas serra rispetto al diesel tradizionale, offrendo al contempo una certa flessibilità operativa e una minore dipendenza da infrastrutture di ricarica elettrificate.
Il futuro, tuttavia, si prospetta sempre più legato all’idrogeno, sia in forma di combustibile (fuel cell) che, potenzialmente, come vettore energetico per la produzione di elettricità a bordo.
L’idrogeno, prodotto da fonti rinnovabili (idrogeno verde), offre densità energetica elevata e tempi di rifornimento paragonabili a quelli dei combustibili fossili, caratteristiche essenziali per il trasporto pesante a lungo raggio.
La sua adozione massiva, tuttavia, richiede ingenti investimenti in ricerca e sviluppo, nello sviluppo di infrastrutture dedicate e nella creazione di una filiera di produzione sostenibile.
La visione di Volvo Trucks Italia guarda al 2030-2040 come orizzonte temporale per l’azzeramento delle emissioni, un obiettivo ambizioso che richiede un impegno continuo in innovazione, collaborazione con partner industriali e politiche di incentivazione adeguate.
La transizione verso una mobilità industriale sostenibile non è solo una questione tecnologica, ma anche economica, sociale e politica, che coinvolge tutti gli attori della filiera e richiede un approccio olistico e lungimirante.







