domenica 5 Ottobre 2025
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Zuppi lancia appello all’ospitalità: Bologna, esempio di pace e speranza.

Nel cuore di Bologna, durante la solenne celebrazione del suo patrono, San Petronio, il Cardinale Matteo Zuppi ha lanciato un appello vibrante, un invito all’ospitalità radicale e alla riconciliazione attiva.

Più che un semplice gesto di accoglienza, si trattava di preparare il terreno per l’incontro con il divino, incarnato nella fragilità e nel bisogno del prossimo, richiamando l’imperativo evangelico dell’ospitalità.
L’ombra dell’odio, sottile e insidiosa, si propaga attraverso la derisione e la denigrazione, alimentando divisioni e pregiudizi.

Zuppi ha esortato la comunità ecclesiale a incarnare un’alternativa profonda, trasformando la Chiesa in un vero e proprio rifugio di pace, non una mera proclamazione di ideali, ma un’esperienza tangibile di non-violenza, un faro di speranza per chi si sente smarrito e disilluso.

La speranza, infatti, non è un concetto astratto, ma una forza viva che si coltiva nel quotidiano, attraverso gesti concreti di compassione e solidarietà.
Citando Papa Leone, il Cardinale ha sottolineato che la pace non è un trionfo militare o una conquista politica, ma un percorso umile e costante, tessuto di pazienza e coraggio, di ascolto attivo e di azione responsabile.
Richiede la capacità di guardare l’altro con occhi nuovi, di comprendere le sue sofferenze e di offrire un sostegno concreto.
Ogni individuo, in questa visione, è chiamato a essere una “porta” di accoglienza, un “mattone” nella costruzione di una casa di pace, un contributo essenziale alla creazione di una comunità più giusta e inclusiva.
La pace, quindi, nasce dall’impegno personale, ma si estende ben oltre, irradiando speranza e orientando il futuro.

È un investimento nel domani, che infonde significato al presente e rafforza le energie individuali e collettive.

La celebrazione ha segnato un decennio di servizio episcopale a Bologna, un periodo percepito come fugace, ma denso di significato, una testimonianza dell’importanza del radicamento e dell’impegno nel tessuto sociale.
Questi anni hanno consolidato una visione pastorale incentrata sull’incontro, l’ascolto e la cura delle ferite della città, un impegno che si rinnova costantemente con la consapevolezza della responsabilità condivisa nella costruzione di un futuro di pace e riconciliazione.
L’appello del Cardinale Zuppi risuona, quindi, come un monito e una promessa: la Bologna di San Petronio può, e deve, essere un esempio luminoso di ospitalità, un luogo dove il seme dell’odio viene soffocato dalla forza inarrestabile dell’amore e della speranza.

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