Borsa italiana si conferma positiva nonostante l’incertezza sui dazi Usa

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La borsa italiana si conferma in salute nonostante l’incertezza generale dovuta all’introduzione dei dazi Usa. La piazza Affari è positiva a metà seduta con un indice Ftse Mib che si mantiene sotto ai massimi storici, ma registra comunque un aumento di 1,1%. Questo trend positivo è in parte attribuibile alla reazione del mercato agli eventi globali e alla capacità degli investitori italiani di sfruttare le opportunità offerte dalla turbolenza.Inoltre, il differenziale tra i titoli di Stato tedeschi (Bund) e quelli italiani (Btp) si è stabilito a 122 punti, confermando la tendenza recente. Ciò suggerisce che gli investitori continuano a sfruttare l’interesse pagato dai paesi europei come Italia per finanziare i loro progetti o coprire il rischio di possibili difficoltà economiche. Il rendimento annuo dei titoli di Stato italiani è diminuito del 2,9%, raggiungendo il 3,83%, mentre quello tedesco è aumentato dello 0,7% al 2,61%.La corsa dei principali azionisti continua con Leonardo (+6.71%) e Unipol (+5.48%), che stanno raccogliendo la bandiera della ripresa economica italiana e dell’efficienza del settore finanziario. Inoltre, Fineco (+3.93%), Buzzi (+3,8%), Mediolanum (+3,5%) ed Azimut (+2.88%) continuano a tracciare una traiettoria positiva.Gli acquisti di titoli di società come Generali (+1.98%), Moncler (+1.81%), Prysmian (+1.75%), A2a (+1.73%) e Saipem (+1.66%) sono stati altrettanto notevoli, sebbene l’unica eccezione in senso contrario sia stata Eni (-1%), che ha risentito pesantemente dell’impatto dei dazi sulle sue esportazioni.D’altra parte, il settore dell’industria automobilistica rappresentato da Stellantis (-1.57%) è stato particolarmente penalizzato dalle difficoltà legate all’introduzione dei dazi, essendo necessario per la società un importante impacco di perdite causate dall’impatto che i dazi Usa hanno avuto sull’intera produzione italiana.Nonostante queste oscillazioni, Ferrari (+0.97%) ha dimostrato una maggiore resilienza rispetto agli altri produttori, in parte a causa della sua forte capacità di diversificazione e della stabilità del mercato internazionale delle sue auto.Infine, l’industria bancaria italiana, pur mantenendo un comportamento prudente, non è rimasta immune dalle onde della borsa. Popolare Sondrio ha registrato un aumento di 1.24%, Intesa l’1.1% e Unicredit lo 0.75%. Alcune delle banche minori hanno invece ottenuto un risultato più limitato, ma tra i titoli a minore capitalizzazione ci sono stati alcuni casi particolarmente notevoli.Tra questi spiccano in positivo Seri (+17%), che ha dimostrato di sapersi adattare con successo alla situazione economica attuale e in negativo Met. Extra Group (-8,61%), penalizzato dalla sua esposizione ai settori economici più colpiti dall’introduzione dei dazi Usa.

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