Borse europee oscillano in modo incerto, tensioni geopolitiche al centro dell’attenzione. Stoxx 600 registra modesto aumento, settore utility traina mercati. Spread tra BTP italiani e Bund tedeschi si riduce. Oro considerato bene rifugio, aumenta valore. A Piazza Affari banche registrano perdite, Nexi spicca tra le società quotate.

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Le Borse europee continuano a oscillare in modo incerto dopo l’apertura di Wall Street. Gli investitori, attenti all’andamento dell’indice Zew tedesco e ai dati sui prezzi alla produzione americani, si preparano ad analizzare i prossimi dati sull’inflazione provenienti dal Regno Unito e dagli Stati Uniti. Tutti questi fattori saranno attentamente valutati dalle banche centrali per delineare le future politiche monetarie. Al centro dell’attenzione rimangono le tensioni geopolitiche, soprattutto in Medio Oriente.L’indice Stoxx 600 dell’area euro registra un modesto aumento dello 0,1%. Le piazze finanziarie di Londra (+0,1%), Francoforte (+0,2%) e Madrid (+0,4%) sono in territorio positivo.Al contrario, Milano (-0,2%) e Parigi (-0,05%) segnano una flessione. I principali mercati europei sono trainati dal settore delle utility (+0,9%), con il prezzo del gas che raggiunge i 40 euro al megawattora a seguito degli eventi legati all’Ucraina in Russia. Le banche (-0,03%) e le assicurazioni (-0,1%) registrano scarsi movimenti. Il settore energetico è in calo dello 0,4%, in linea con l’andamento dei prezzi del petrolio. Il WTI scende dell’0,8% a 79,4 dollari al barile mentre il Brent si attesta a 81,5 dollari.I rendimenti dei titoli di Stato mostrano una lieve flessione. Lo spread tra i BTP italiani e i Bund tedeschi si riduce a 139 punti base con il tasso decennale italiano che scende di cinque punti base al 3,58%. L’oro continua a essere considerato un bene rifugio per eccellenza e registra un aumento dello 0,5% a 2.473 dollari l’oncia.A Piazza Affari le banche registrano perdite con Fineco (-1,7%), Bper (-1,5%) e Mps (-0,8%). Tim segna un calo del 1,7% dopo un avvio positivo legato alla cessione della quota residua del 10% in Daphne 3 che detiene il 29,9% di Inwit. Tra le società quotate spicca Nexi (+2,1%). Ottimi risultati anche per Hera (+1%), Enel (+1%) e Prysmian (+0,8%), quest’ultima dopo aver vinto la causa contro Sterlite che comporterà un risarcimento di 96,5 milioni di dollari.

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