Immerso nell’atmosfera di Roma, il cantante Boy George si prepara con entusiasmo per il grande concerto di Capodanno che si terrà nella Capitale tra poche ore. Vestito con eleganza in giacca e pantaloni neri ma con un vistoso capello rosso, fa una breve visita al Circo Massimo prima di recarsi al Campidoglio per un incontro con il sindaco Roberto Gualtieri. Durante la visita alle sale storiche della città, non nasconde la sua emozione e ammirazione per l’antica bellezza che lo circonda, esclamando che dovrebbe prendere ispirazione dall’eleganza di Giulio Cesare.”Essere qui a Roma è davvero un’esperienza straordinaria e mi riempie di gioia. Ogni volta è come se fosse la prima, sempre piena di stimoli e novità. Sono tornato dopo molti anni, l’ultima volta ho tenuto un concerto circa 15 anni fa e anche se sono tornato qualche volta come dj, nulla può paragonarsi all’emozione di essere qui in Italia”, confida all’ANSA.Il talentuoso artista non si limita a vivere nel presente ma guarda già al futuro con progetti ambiziosi come un documentario sulla storia dei Culture Club e uno sulla sua vita personale: “Amo creare e non posso smettere. Ogni giorno scrivo, è una necessità per me come cucinare: devo farlo costantemente”. Con orgoglio aggiunge: “Sono molto prolifico come cantautore; ho pubblicato ben 65 tracce su Spotify ma continuo a scrivere senza sosta, questo è davvero un momento eccezionale per la mia creatività”.Scherzando sul suo intenso lavoro, confessa ironicamente: “Non ho più dormito da quando ho lanciato Karma Chameleon, sono stato troppo impegnato…”. Rispondendo ad una domanda su Tony Effe, protagonista del concerto al Palaeur il 31 dicembre, mostra apertura d’animo: “Ho scoperto Tony Effe solo recentemente e devo dire che mi sembra un artista talentuoso e consapevole del proprio percorso artistico”.Infine, riflettendo sull’importanza dell’espressione artistica rispetto alla cultura circostante, dichiara: “L’arte deve essere uno specchio della società senza filtri; personalmente credo che non sia necessario promuovere messaggi negativi nelle canzoni. Io stesso ho interpretato ‘Do you really want to hurt me’, esprimendo le mie convinzioni in modo diverso. Non credo nella censura perché siamo tutti adulti e responsabili delle nostre scelte”.Il concertone di Capodanno vedrà Boy George sul palco insieme ai Culture Club affiancati da Gabry Ponte, la leggendaria Pfm Premiata Forneria Marconi, l’esuberante Orchestraccia e l’affascinante Orchestra Popolare La Notte della Taranta. Un evento straordinario definito dal sindaco Gualtieri come “una serata con un cast stellare”.
“Boy George a Roma: emozioni e progetti futuri del cantante iconico”
Date: