giovedì 4 Settembre 2025
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Cagliari

Agitazione all’ARNAS Brotzu: Infermieri al limite, si chiede aiuto al Prefetto

Emergenza Sanitaria all’ARNAS Brotzu: il Nursing Up dichiara lo stato di agitazione e invoca l’intervento del PrefettoUn clima di crescente tensione pervade l’Azienda Regionale per la Sanità in Nord Sardegna (ARNAS) Brotzu, dove il sindacato Nursing Up ha indetto uno stato di agitazione del personale infermieristico e ostetrico, sollevando un campanello d’allarme per l’intero sistema sanitario regionale.
La decisione, maturata a seguito di una prolungata e irrisolta crisi, mira a sollecitare l’intervento del Prefetto di Cagliari per l’attivazione di una procedura di raffreddamento e scongiurare la proclamazione di uno sciopero che rischierebbe di compromettere ulteriormente la qualità dell’assistenza.
L’avvento del nuovo commissario straordinario, lungi dal portare una ventata di cambiamento e miglioramento, non ha prodotto gli effetti sperati, lasciando inalterate le criticità che affliggono quotidianamente il personale sanitario.
Il fenomeno della fuga di competenze, con infermieri e ostetriche che abbandonano l’ARNAS Brotzu in cerca di condizioni lavorative più dignitose, si accompagna a un aumento delle richieste di supporto sindacale da parte di coloro che, purtroppo, si ritrovano impossibilitati a lasciare il proprio posto di lavoro.

Le rivendicazioni del Nursing Up si presentano come un quadro complesso e allarmante, delineando una situazione di profonda disorganizzazione e demotivazione.
Si evidenzia una sistematica demansionamento e dequalificazione del personale infermieristico e ostetrico, causata dalla carenza di personale di supporto e dall’accumulo di carichi di lavoro insostenibili.
L’ammontare delle ore lavorate in eccedenza, non pagate o recuperate, si eleva a cifre considerevoli, a testimonianza di un profondo squilibrio contrattuale.
Si segnalano inoltre gravi irregolarità nella gestione delle ore di lavoro, con particolare riferimento alla mancata valorizzazione delle ore dovute ai congedi previsti dalla legge 104.

Il numero di infermieri presenti nei reparti è nettamente inferiore a quanto previsto dagli standard regionali di accreditamento, con conseguenze dirette sulla sicurezza dei pazienti e sul benessere del personale.
L’assenza di sostituzioni per dimissioni o pensionamenti contribuisce ad aggravare ulteriormente la situazione.
Un aspetto particolarmente critico riguarda la discrepanza tra il numero di posti letto ad attività di routine assegnati dalla Regione e quelli effettivamente utilizzati nei reparti, spesso superiori a quelli previsti, generando un aumento del carico di lavoro per il personale.
La carenza di personale infermieristico nei servizi di diagnostica per immagini, come la TAC del San Michele, soprattutto durante i turni notturni e festivi, rappresenta un ulteriore campanello d’allarme.
Infine, si lamenta una gestione inadeguata del personale addetto all’assistenza e alle funzioni logistiche all’interno dei reparti di degenza.

“Le condizioni in cui operano i professionisti sanitari sono diventate insostenibili, creando un ambiente lavorativo profondamente negativo e dannoso per la loro salute fisica e mentale,” afferma Diego Marracino, responsabile regionale del Nursing Up.
“Il mancato rispetto delle normative contrattuali, degli accordi sottoscritti, delle sentenze e degli impegni assunti dall’ARNAS Brotzu, unitamente alla completa assenza di risposte alle segnalazioni di malfunzionamenti, rendono impossibile un confronto sindacale costruttivo e pacifico.

“In considerazione della gravità della situazione, il Nursing Up si rivolge al Prefetto di Cagliari nella speranza di trovare una soluzione che eviti lo sciopero, garantendo al contempo la continuità dell’assistenza sanitaria alla comunità sarda.

L’intervento prefettizio rappresenta l’ultima speranza per sbloccare una situazione critica e trovare un dialogo costruttivo con la direzione dell’ARNAS Brotzu.

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