L’arte come catalizzatore di inclusione sociale: un percorso transnazionale guidato da Ierfop.
Un’iniziativa innovativa, il progetto DEAP (Disability, Education, Art and Participation), ha visto la collaborazione di cinque realtà educative europee – Prism (Italia), Frame (Polonia), Sensus (Svezia), Pelica (Repubblica Ceca) e Reset (Cipro) – per promuovere l’accesso all’espressione artistica per persone con disabilità.
L’ultimo modulo, ospitato in Polonia tra Lodz e Cracovia grazie a Frame, ha privilegiato il teatro sensoriale, un approccio metodologico intensivo e personalizzato progettato per rispondere alle specifiche esigenze e potenzialità di individui ipovedenti e non vedenti.
DEAP non si limita a un’introduzione superficiale all’arte; si configura come un percorso di empowerment che abbraccia diverse discipline.
Precedenti fasi del progetto hanno esplorato le possibilità offerte dalla danza e dalla ceramica, testimoniando la versatilità dell’arte come strumento di comunicazione e sviluppo personale.
Ierfop ha curato con rigore l’aspetto pedagogico e inclusivo dell’intero programma, affiancandosi a specialisti tecnici come Maria Elma Lecca, esperta in Orientamento e Mobilità, per approfondire tematiche cruciali quali l’autonomia, la comunicazione accessibile e le tecniche di accompagnamento.
“L’arte si rivela un potente demolidore di barriere, capace di rafforzare l’autostima e la consapevolezza,” afferma Claudia Serra, European Project Manager di Ierfop, sottolineando l’impatto trasformativo dell’iniziativa.
Esperienze immersive come “Black World – Mondo Nero” a Lodz e la giornata formativa presso il Teatro Exit di Cracovia, riconosciuto a livello europeo per la sua eccellenza nel teatro inclusivo, hanno rappresentato momenti significativi del percorso.
Bachisio Zolo, responsabile di area e formatore Ierfop, ha messo in luce l’obiettivo primario del progetto: creare un ambiente sicuro e stimolante dove ogni partecipante possa esprimere liberamente il proprio potenziale, ribadendo che l’inclusione autentica si fonda sulla creazione di opportunità concrete per tutti.
Il presidente di Ierfop, Roberto Pili, evidenzia l’importanza strategica di progetti come DEAP nell’evoluzione delle pratiche educative e inclusive, andando oltre l’insegnamento di una tecnica specifica.
“Si tratta di offrire uno spazio accogliente dove ogni individuo possa sentirsi accettato e libero di esprimere la propria identità”, spiega Pili.
Il progetto mira a spostare il focus dall’assistenza al riconoscimento del talento e del contributo creativo, contrastando lo stigma sociale e valorizzando la ricchezza interiore delle persone con disabilità.
Questa prospettiva trasformativa non solo offre opportunità creative, ma contribuisce a costruire una società più equa e inclusiva, dove la diversità è celebrata come una risorsa preziosa.








