La Giunta Regionale Sardegna, guidata dall’Assessora all’Istruzione Ilaria Portas, ha approvato una delibera di notevole significato umanitario ed educativo, destinata a offrire un raggio di speranza per i giovani residenti nella Striscia di Gaza.
Il provvedimento prevede l’assegnazione di dieci borse di studio, equamente distribuite tra l’Università di Cagliari e l’Università di Sassari, del valore complessivo di 12.000 euro l’una.
Questa iniziativa si pone come risposta concreta a una situazione di profonda emergenza umanitaria e rappresenta un impegno tangibile verso il diritto allo studio, un diritto oggi drammaticamente compromesso per una intera generazione.
La decisione, finanziata attraverso il Fondo Globale Interventi regionali per l’Università, un meccanismo delineato dalla legge regionale n.
26 del 1996 e successive modifiche, si inserisce in un contesto di crescente preoccupazione per la crisi umanitaria che affligge Gaza.
L’Assessora Portas ha sottolineato come l’impegno regionale si traduca in un atto di solidarietà volto a supportare il percorso formativo di studenti palestinesi, offrendo loro l’opportunità di accedere a un’istruzione di qualità in Sardegna, un’isola che si rende disponibile ad accoglierli e a sostenerli.
L’identificazione dei beneficiari è frutto di una collaborazione sinergica tra la Regione Sardegna e l’associazione Gaza Students Beyond Borders, nell’ambito del progetto umanitario educativo “Misure urgenti per il rilascio dei visti, l’istituzione di corridoi umanitari educativi e l’accoglienza integrata di studenti palestinesi bloccati a Gaza”.
Questo progetto mira a facilitare l’accesso a percorsi di studio che altrimenti sarebbero preclusi a questi giovani, vittime di un conflitto che ne ha profondamente segnato il futuro.
L’Assessora Portas ha espresso con commozione la consapevolezza della gravità della situazione umanitaria in corso a Gaza, evidenziando come la delibera rappresenti un modesto, ma significativo, tentativo di alleviare le sofferenze e di offrire una prospettiva di speranza.
Riconoscendo l’impotenza di fronte all’entità della tragedia, l’amministrazione regionale ha scelto di concentrare la propria azione sul futuro di questi giovani, convinta che l’istruzione sia la chiave per la ricostruzione personale e sociale.
L’attuazione del progetto, tuttavia, dipenderà dalla capacità di garantire l’istituzione e il mantenimento di corridoi umanitari sicuri, che consentano agli studenti di Gaza di raggiungere la Sardegna e di intraprendere i loro studi.
La delibera non solo offre un’opportunità formativa, ma si configura anche come un gesto di accoglienza e di solidarietà, rafforzando i legami tra la Sardegna e la comunità palestinese.