cityfood
cityeventi
lunedì 27 Ottobre 2025

Capodogli e Gruppo nel Golfo dell’Asinara: un’emozione nel Tirreno

Nel cuore pulsante del Mar Tirreno, a cavallo tra la Sardegna e la Corsica, un evento eccezionale ha offerto una finestra privilegiata sulla ricchezza e la fragilità dell’ecosistema pelagico.

Le acque profonde del Golfo dell’Asinara, abbracciate dal maestoso Canyon di Castelsardo, hanno ospitato un’intensa concentrazione di cetacei, tra cui specie di cruciale importanza per la conservazione della biodiversità marina: il capodoglio e il gruppo, un delfino oceanico particolarmente raro.
L’avvistamento, documentato rigorosamente dall’équipe di ricerca del progetto “I Cetacei del Canyon di Castelsardo” e dall’organizzazione Sea Me Sardinia, è il risultato di un monitoraggio acustico e visivo che si avvale di sofisticate tecnologie.
L’utilizzo di un idrofono ha rivelato la presenza di vocalizzazioni complesse, tipiche della comunicazione dei capodogli, preludio all’incontro con tre esemplari in piena attività di foraggiamento.
Un individuo, in particolare, ha suscitato un’emozione speciale per l’équipe: si trattava di Ganimede, un capodoglio già riconosciuto e catalogato 13 anni prima nel Canyon di Caprera, testimonianza di una popolazione mobile e connessa tra diverse aree geografiche.
L’importanza di questi avvistamenti va ben oltre la mera curiosità scientifica.
I capodogli, predatori apicali e indicatori di salute dell’ecosistema, sono una specie vulnerabile, minacciata da inquinamento acustico, ingestione di plastica, cambiamenti climatici e catture accidentali in reti da pesca.
Il gruppo, ancora meno comune e meno studiato, riflette la complessità delle dinamiche pelagiche e l’importanza di proteggere gli habitat oceanici aperti.
L’incontro con il gruppo ha arricchito ulteriormente l’esperienza di ricerca.

Questi delfini, abituati a vagare in acque profonde e lontane dalla costa, sono spesso difficili da osservare e la loro presenza evidenzia la capacità di questo tratto di mare di sostenere una varietà di specie oceaniche.
L’accompagnamento di un gruppo di stenelle striate, agili e socievoli, durante l’intera durata dell’esplorazione, ha completato il quadro di una giornata eccezionale, sottolineando l’interconnessione tra le diverse componenti dell’ecosistema marino.
Queste osservazioni rafforzano la necessità di un approccio integrato alla conservazione, che combini ricerca scientifica, monitoraggio costante e misure di protezione ambientale, al fine di preservare la straordinaria ricchezza biologica del Mar Tirreno e garantire un futuro sostenibile per le sue maestose creature marine.
Il Golfo dell’Asinara-Canyon di Castelsardo si conferma così un’area di cruciale importanza per la biodiversità mediterranea, un laboratorio naturale dove comprendere e proteggere il patrimonio oceanico.

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
Sitemap