Un’emergenza domestica si è concretizzata a Decimomannu, portando i Carabinieri a intervenire con tempestività in un’abitazione del centro abitato. La chiamata, proveniente dalla Centrale Operativa a seguito di una segnalazione urgente trasmessa al 112, ha innescato un intervento mirato volto a tutelare l’incolumità di una donna. L’accertamento sul campo ha confermato la gravità della situazione: la donna era stata oggetto di un’escalation di comportamenti violenti, reiterati nel tempo, perpetrati dal compagno convivente, un uomo trentenne disoccupato con precedenti penali noti alle autorità.La vittima, profondamente turbata e con evidenti segni fisici derivanti dall’aggressione – ecchimosi, escoriazioni e segni di percosse – è stata immediatamente soccorsa e condotta alla Guardia Medica. Il personale sanitario ha riscontrato lesioni di entità tale da richiedere cure mediche, sebbene giudicate guaribili in un arco temporale di alcuni giorni. La complessità del quadro emerge dalla natura dei comportamenti messi in atto: non si tratta solo di un episodio isolato, ma di una dinamica violenta consolidata, che evidenzia una necessità urgente di protezione per la donna.Riconoscendo la serietà del rischio per la sua sicurezza – che va ben oltre le lesioni fisiche immediate, coinvolgendo la sua stabilità emotiva e psicologica – i Carabinieri hanno immediatamente applicato una misura precauzionale d’urgenza, l’allontanamento dalla casa familiare. Questa disposizione, prevista dal codice di procedura penale, non si limita a separare fisicamente l’aggressore dalla vittima, ma include un divieto di avvicinamento a tutti i luoghi frequentati abitualmente dalla donna. L’obiettivo primario è garantire la sua sicurezza e la sua tranquillità, interrompendo il ciclo di violenza e creando un ambiente protetto per la sua ricostruzione personale.L’attivazione del protocollo “Codice Rosso” sottolinea la gravità dell’evento e l’impegno delle forze dell’ordine a garantire la tutela della vittima. Tale protocollo prevede un’azione coordinata tra diverse istituzioni – forze dell’ordine, servizi sociali, sanitari e giudiziari – per fornire un supporto completo alla donna, che include assistenza legale, psicologica e sociale, al fine di favorire la sua autonomia e la sua capacità di reagire alla violenza subita, prevenendo il rischio di ulteriori aggressioni e promuovendo la sua piena riabilitazione. La vicenda solleva, inoltre, interrogativi più ampi sulla prevenzione della violenza domestica e sulla necessità di rafforzare le risorse dedicate alla protezione delle vittime e al sostegno alla loro reintegrazione sociale.
Decimomannu, aggressione in casa: donna soccorsa e aggressore allontanato
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