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venerdì 24 Ottobre 2025

Einstein Telescope: Riprogettare Sos Enattos tra Scienza e Territorio

Riconsiderare l’identità e la funzione degli spazi, immaginare un futuro per l’area di Sos Enattos che ne esalti il potenziale e abbracci la sfida rappresentata dall’Einstein Telescope: questo è il cuore pulsante di ET Contest – Beyond Underground, un progetto ambizioso promosso dall’Università di Cagliari.

L’iniziativa, inserita nel più ampio contesto della candidatura italiana per l’accoglienza del gigantesco osservatorio gravitazionale, non si limita a una mera riprogettazione urbana, ma mira a un’integrazione profonda tra scienza, architettura, territorio e comunità.

ET Contest si configura come un vero e proprio laboratorio di idee, un crocevia interdisciplinare dove le sfide ingegneristiche, architettoniche, ambientali e culturali si fondono per generare soluzioni innovative.

L’Università di Cagliari si propone, in questo senso, come piattaforma strategica, un catalizzatore per il coinvolgimento di giovani talenti – ricercatori, architetti, urbanisti e paesaggisti – che si cimentino nella definizione di un nuovo paradigma per l’area di Sos Enattos.
Il concorso, al centro del progetto, sollecita la creazione di architetture di superficie all’avanguardia, destinate a supportare l’attività dell’Einstein Telescope.
Queste non si limiteranno a fungere da strutture funzionali (centri di ricerca, alloggi, spazi comuni, musei scientifici), ma si dovranno configurare come elementi di connessione tra il mondo della scienza e quello della comunità, capaci di comunicare la complessità della ricerca gravitazionale in modo accessibile e coinvolgente.

Un’attenzione cruciale sarà rivolta alla sostenibilità ambientale, interpretata non solo in termini di efficienza energetica e riduzione dell’impatto ecologico, ma anche come principio ispiratore per la progettazione del paesaggio e l’utilizzo di materiali locali.
L’integrazione con la storia e la cultura del territorio, il recupero di identità perdute e la valorizzazione delle peculiarità locali saranno elementi imprescindibili per garantire che le nuove architetture si integrino armoniosamente nel contesto esistente, arricchendolo e non alterandolo.

Il percorso di ET Contest sarà scandito da una serie di workshop intensivi, il primo dei quali, dal carattere itinerante, coinvolgerà oltre cento studenti e ricercatori provenienti da diverse nazioni.
Un secondo workshop, più focalizzato, si terrà tra Lula e Cagliari, offrendo un’opportunità di approfondimento e scambio di esperienze.
Le candidature per il concorso rimarranno aperte fino al 15 dicembre, con la scadenza per la presentazione dei progetti fissata al 31 gennaio 2026.
I tre progetti più innovativi e coerenti con gli obiettivi del concorso saranno premiati con borse di studio, grazie al sostegno della Fondazione di Sardegna e all’impegno dell’associazione Cul.
Tur.
Ale ETS.
Massimo Faiferri, docente di Progettazione architettonica dell’Università di Cagliari e responsabile scientifico del progetto, sottolinea che l’obiettivo primario è quello di indagare a fondo il rapporto dialettico tra l’infrastruttura sotterranea – cuore pulsante della ricerca – e le architetture di superficie, creando uno scenario coerente e integrato che rispecchi l’identità ambientale e culturale di Sos Enattos e del suo territorio circostante, anticipando un modello di sviluppo sostenibile e partecipativo.

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