martedì 16 Settembre 2025
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Emergenza Sardegna: Bilancio di un’estate sotto pressione.

Bilancio di un’estate impegnativa: l’emergenza sanitaria in Sardegna tra sfide e prospettive di miglioramentoL’estate 2024 ha rappresentato un periodo di intenso lavoro per il Servizio di Emergenza Urgenza della Sardegna, come evidenziato dal primo bilancio Areus che registra oltre 53.000 richieste di soccorso, un incremento del 5% rispetto all’anno precedente.
Questo dato riflette non solo l’aumento del flusso turistico, ma anche la crescente complessità delle emergenze sanitarie che richiedono una risposta tempestiva ed efficiente.
Le due Centrali Operative del 118, a Cagliari e Sassari, cuore nevralgico del sistema di risposta, hanno coordinato un volume impressionante di chiamate provenienti dal Numero Unico Europeo 112.

Questo numero, oltre a geolocalizzare la richiesta, attiva il servizio 118 solo in caso di necessità sanitarie, permettendo una distribuzione ottimale delle risorse.

Gli operatori, addestrati a valutare rapidamente la gravità della situazione e a dispiegare le risorse più adatte, si sono trovati a gestire un’ampia gamma di emergenze, dalle lesioni traumatiche alle patologie acute.

L’analisi dei codici di gravità rivela un quadro significativo: i codici rossi, che indicano emergenze potenzialmente letali, hanno rappresentato circa il 10% degli interventi, mentre i codici gialli, che segnalano condizioni meno urgenti ma comunque richiedenti assistenza, hanno superato il 66% del totale.

Questo suggerisce un’elevata richiesta di assistenza anche per condizioni non immediatamente critiche, sottolineando la necessità di ottimizzare i percorsi di cura e di prevenzione.

Un ruolo cruciale è stato svolto anche dall’Elisoccorso Areus, con le sue tre basi operative a Cagliari-Elmas, Alghero e Olbia.

L’elicottero rappresenta una risorsa fondamentale per raggiungere pazienti in aree remote o in condizioni cliniche che richiedono un trasporto rapido verso strutture specialistiche.
Durante i tre mesi estivi, l’elisoccorso ha supportato la rete di soccorso a terra ben 709 volte, intervenendo in situazioni di estrema urgenza e garantendo l’accesso alle cure specialistiche.

Di particolare rilievo sono i 26 voli extraregione per il trasferimento di pazienti verso ospedali specialistici sulla penisola, un chiaro indicatore della complessità clinica di alcune emergenze.
L’impegno nell’assistenza a pazienti in zone impervie, come Baunei, Dorgali e La Maddalena, testimonia la capacità del servizio di raggiungere aree difficilmente accessibili via terra.

Le principali cause di attivazione dell’elisoccorso si concentrano su traumi (43%), patologie neurologiche (22%) e cardiovascolari (21%).
Questi dati evidenziano la prevalenza di problematiche legate a incidenti, eventi cerebrovascolari e malattie cardiache, sottolineando l’importanza di campagne di prevenzione mirate.

Il Piano di Potenziamento Estivo, promosso da Areus, ha giocato un ruolo chiave nel garantire una risposta adeguata all’aumento della domanda.

L’ampliamento dei servizi, grazie alla collaborazione di associazioni di volontariato e cooperative sociali convenzionate, e l’estensione dell’orario di attività, soprattutto nelle zone costiere, hanno permesso alle Centrali Operative 118 di far fronte all’afflusso turistico.

L’attivazione di nuove postazioni infermieristiche ha ulteriormente rafforzato la capacità di risposta sul territorio.
Il commissario straordinario Angelo Maria Serusi sottolinea l’impegno continuo di Areus nell’ottimizzazione del sistema di emergenza, con l’obiettivo di attivare nuovi presidi operativi tutto l’anno e di migliorare l’accessibilità ai servizi sanitari, anche attraverso l’individuazione di nuove elisuperfici e il potenziamento di quelle esistenti, come quella di Elmas.
La realizzazione di una quarta elibase nella Sardegna Centrale rappresenta un investimento strategico per garantire una copertura più capillare del territorio e ridurre i tempi di risposta in caso di emergenza.
La visione futura di Areus si proietta verso un sistema di emergenza più resiliente, efficiente e accessibile a tutti i cittadini, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita e la sicurezza sul territorio sardo.

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