Un evento apparentemente banale, un incidente stradale che coinvolge un trattore e un’autovettura, ha scosso la quiete di Martis, un piccolo comune sassarese di poche centinaia di abitanti, trasformandosi in una vicenda intricata e gravida di implicazioni legali e personali. Il protagonista dell’accaduto è Gavino Addis, 61 anni, figura controversa nella comunità locale, attualmente in regime di affidamento dopo aver scontato parte di una pesante condanna per l’omicidio del suo concittadino Valentino Saba.L’avvocato di Addis, Gian Mario Fois, ha sollevato immediatamente dubbi sulla natura accidentale dell’evento, denunciando un tentativo di aggressione a danno del suo assistito. Secondo la ricostruzione fornita da Addis, mentre si recava al lavoro, presso un’azienda agricola dove è impiegato da circa sei mesi, la sua auto è stata deliberatamente bloccata da un trattore. Nel tentativo di divincolarsi e fuggire da una situazione percepita come pericolosa, Addis ha invertito la marcia, ma si è trovato immediatamente di fronte ad un secondo trattore, creando un vicolo cieco. Il primo trattore, secondo la sua testimonianza, si è avvicinato all’auto e vi è salito sopra, provocando il ribaltamento di entrambi i mezzi. Addis è riuscito ad uscire dall’abitacolo riportando solo lievi contusioni, ma con la ferma convinzione di essere stato vittima di un agguato pianificato, perpetrato da persone che conosce.La versione di Addis, carica di drammaticità, contrasta con la preliminare valutazione dei Carabinieri, che hanno catalogato l’episodio come un semplice incidente stradale, senza per il momento disporre ulteriori indagini. Questa discrepanza tra la narrazione dell’uomo e la prima ricostruzione ufficiale alimenta sospetti e pone interrogativi sulla dinamica reale dell’accaduto.La vicenda assume una connotazione ancora più complessa se si considera il pregresso giudiziario di Gavino Addis. Nel 2017, è stato condannato a quattordici anni e quattro mesi di reclusione per l’omicidio di Valentino Saba, un evento che ha scosso profondamente la comunità di Martis. Addis aveva sempre sostenuto, durante il processo, di aver agito per legittima difesa, affermando che Saba lo aveva attaccato armato di bastone all’interno della sua azienda. Questa versione, tuttavia, non ha convinto il giudice, che ha emesso una condanna severa, confermata poi dalla Corte d’appello. La questione della legittima difesa, già al centro del processo per l’omicidio Saba, riemerge ora, amplificata dalle nuove accuse di un tentativo di aggressione.L’incidente con il trattore, quindi, non è un evento isolato, ma si inserisce in un contesto di tensioni e rancori preesistenti, che coinvolgono personaggi chiave della comunità locale. L’annuncio dell’avvocato Fois di presentare una denuncia dettagliata potrebbe sbloccare ulteriori indagini e portare alla luce la verità dietro questa intricata vicenda, gettando luce sui possibili moventi e sui responsabili di un evento che rischia di destabilizzare ulteriormente la fragile tranquillità di Martis. La comunità è chiamata a confrontarsi con il peso di un passato doloroso e l’incertezza di un futuro ancora da definire.
Martis, scontro di trattori: agguato o incidente? La storia di Addis
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