Un atto di straordinaria importanza per la neonatologia sarda ha visto protagonisti i reparti di Chirurgia Pediatrica e Clinica Pediatrica dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Sassari.
Grazie a una donazione significativa da parte dell’Associazione Gianni Fresu, la struttura ha ora a disposizione un avanzato strumentario chirurgico mini-invasivo, un vero unicum per l’intera regione, e un innovativo rilevatore di vene, elementi cruciali per affrontare patologie complesse e migliorare la qualità dell’assistenza ai più piccoli.
L’impatto di queste risorse è stato immediatamente evidente in un caso clinico particolarmente delicato: una neonata di soli tre giorni di vita e un peso di appena due chilogrammi, affetta da una condizione medica che richiedeva un intervento chirurgico urgente, entro una finestra temporale ristretta di 48-72 ore.
La rapidità e la precisione richieste in questi interventi sono spesso determinanti per l’esito positivo e la sopravvivenza.
Sotto la direzione del Professor Francesco Saverio Camoglio, il team di chirurghi ha eseguito un’operazione complessa attraverso un approccio laparoscopico mini-invasivo.
Questa tecnica, che prevede l’utilizzo di strumenti chirurgici inseriti attraverso piccole incisioni (tre fori di soli tre millimetri), minimizza il trauma chirurgico, riduce il dolore post-operatorio, accelera il recupero e diminuisce il rischio di complicanze.
La capacità di eseguire interventi di questo tipo su neonati di questo peso è una testimonianza dell’eccellenza della struttura e della sua continua evoluzione.
L’intervento, giudicato positivo dai chirurghi, ha segnato l’inizio di un percorso di cura che continuerà sotto stretta osservazione medica.
Il successo di questa prima applicazione ha poi portato alla programmazione e all’esecuzione di un secondo intervento, questa volta su un altro piccolissimo paziente affetto da una patologia congenita particolarmente complessa, confermando la versatilità dello strumentario acquisito.
Il nuovo strumentario chirurgico mini-invasivo rappresenta un significativo passo avanti per la neonatologia sarda.
Permette di affrontare procedure chirurgiche delicate fin dal primo giorno di vita, anche in pazienti estremamente piccoli, aprendo nuove prospettive per l’assistenza neonatale.
Parallelamente, il rilevatore di vene, destinato alla Clinica Pediatrica, offre un vantaggio clinico notevole.
Grazie alla sua capacità di proiettare un’immagine dettagliata dei vasi sanguigni sulla superficie cutanea, l’equipe medica può individuare con precisione e rapidità i siti di puntura ideali, ottimizzando la procedura, riducendo il rischio di complicanze legate alla flebopuntura e, soprattutto, minimizzando il disagio e il dolore del paziente.
La tecnologia integrata, che permette di visualizzare spessore, lunghezza, curva e ramificazione delle vene, rappresenta un valore aggiunto cruciale nella gestione clinica dei neonati e dei bambini.
Il sistema è completo di supporto e carrello mobile, per una fruibilità ottimale in ambiente ospedaliero.