venerdì 3 Ottobre 2025
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Cagliari

Olbia, manifestazione a sostegno di Gaza: un fiume umano per la pace.

Un fiume umano, intriso dei colori della Palestina, della speranza per la pace e delle insegne dei movimenti sindacali, ha attraversato il centro di Olbia questa mattina.
La colonna, guidata dalla CGIL, si è snodata tra le vie cittadine, un’espressione tangibile del crescente sconcerto e della profonda preoccupazione per la catastrofe umanitaria in corso nella Striscia di Gaza.

Il grido incessante “Palestina libera” ha fatto eco tra gli edifici, una litania di speranza e di rabbia che univa attivisti, professionisti, studenti e numerose famiglie, molti dei quali portavano con sé i propri figli, testimoni involontari di un conflitto che segna indelebilmente il loro futuro.
La manifestazione non è stata solo una denuncia, ma un atto di solidarietà nei confronti degli attivisti della Global Sumud Flotilla, impegnati in un coraggio che sfida la violenza e l’ingiustizia.

Il messaggio rivolto al governo e alle istituzioni è chiaro: è imperativo un intervento immediato e deciso per porre fine a un genocidio che si consuma dinanzi agli occhi del mondo.

La retorica dell’inerzia è inaccettabile.
La responsabilità storica pesa sulle spalle di chi, nel silenzio, alimenta la spirale di distruzione e sofferenza.

A dimostrazione della gravità percepita, il vice presidente della Regione Sardegna, Giuseppe Meloni, ha partecipato attivamente alla mobilitazione.

“Mi unisco con forza a chi chiede giustizia, umanità e pace,” ha dichiarato.
“Dobbiamo reagire tutti, senza tentennamenti, altrimenti la storia ci condannerà per la nostra colpevole indifferenza.
” Le sue parole sottolineano un dovere morale che trascende le appartenenze politiche e chiama in causa la coscienza di ogni cittadino.
La vigilia aveva visto un altro significativo atto di protesta.

Ieri sera, un numeroso gruppo di persone si è riunito di fronte all’ospedale Giovanni Paolo II di Olbia, partecipando all’iniziativa nazionale “Luci sulla Palestina – 100 ospedali per Gaza”.
Questo flash mob, che ha visto la partecipazione di centinaia di persone, si è svolto contemporaneamente a presìdi simili in oltre cento ospedali in tutta Italia, compresi numerosi centri sanitari sardi.

La scelta di focalizzarsi sulle strutture sanitarie è simbolica: un monito alla comunità internazionale affinché non dimentichi la vulnerabilità della popolazione civile, che subisce le conseguenze devastanti del conflitto e che necessita urgente assistenza medica.

L’iniziativa ha voluto illuminare, letteralmente e metaforicamente, il peso insopportabile che il sistema sanitario di Gaza sta sopportando, sull’orlo del collasso, a causa della guerra.
La luce, in questo contesto, rappresenta un faro di speranza e un appello alla solidarietà internazionale.

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