Un’ispezione dei Carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità (NAS) ha portato alla sospensione dell’attività di un panificio a Quartu Sant’Elena e al sequestro di un ingente quantitativo di prodotti alimentari, sollevando gravi interrogativi sulle condizioni igienico-sanitarie e sulla conformità delle pratiche di gestione aziendale.
L’operazione, scaturita da un’attività di controllo mirata, ha permesso di individuare una serie di criticità che compromettono la sicurezza alimentare e la salute pubblica.
L’esercizio commerciale, sviluppante una superficie di circa 60 metri quadrati dedicata alla produzione e alla vendita di pane e prodotti da forno, è stato oggetto di un’analisi approfondita che ha rilevato la presenza di circa 70 chilogrammi di alimenti – tra cui pane fresco, focacce, prodotti a base di pesce, formaggi stagionati e salumi lavorati – privi delle informazioni essenziali previste dalla normativa vigente.
L’assenza di etichettatura chiara e precisa riguardo al lotto di produzione, alla composizione degli ingredienti e alla data di scadenza costituisce una violazione significativa, poiché impedisce ai consumatori di effettuare scelte consapevoli e rende difficoltosa la tracciabilità dei prodotti in caso di problemi di sicurezza alimentare.
Il valore complessivo della merce sequestrata è stimato in circa mille euro.
Tuttavia, la gravità della situazione emerge con maggiore chiarezza dall’emergenza di carenze igienico-sanitarie diffuse e persistenti.
L’ispezione ha documentato un accumulo di sporcizia di vecchia data, residui di lavorazione non rimossi, un’eccessiva quantità di polvere e la presenza di ragnatele, indicatori di una scarsa attenzione alle procedure di pulizia e sanificazione.
La situazione è stata aggravata da un’infezione di blatte, un segno inequivocabile di una compromissione dell’ambiente di lavoro e un potenziale vettore di contaminazione crociata.
La compresenza di materiali di imballaggio non ancora utilizzati, spesso disposti in modo disordinato, ha ulteriormente amplificato il rischio di contaminazione.
Il blocco ufficiale delle attività di panificazione e vendita è stato immediatamente disposto dal NAS al fine di impedire ulteriori esposizioni del pubblico a potenziali pericoli per la salute.
La sospensione dell’attività rappresenta una misura precauzionale essenziale, volta a garantire che l’esercizio commerciale possa implementare le modifiche necessarie per rientrare nei parametri di sicurezza alimentare.
Nei confronti del titolare dell’attività sono state applicate sanzioni pecuniarie per un ammontare di 2.500 euro, in aggiunta alle conseguenze legali derivanti dalla violazione delle normative igienico-sanitarie.
L’episodio evidenzia l’importanza di un rigoroso controllo e monitoraggio delle attività commerciali alimentari, con particolare attenzione all’applicazione delle buone pratiche igieniche e alla tutela della salute dei consumatori.







