Un’operazione concausa di contrasto alla pesca abusiva ha portato al sequestro di settanta nasse, prive di identificazione e quindi non conformi alla normativa vigente, nella marina di Arborea, in territorio oristanese.
L’intervento, condotto dalla Squadra Acque Interne della Questura, sottolinea l’impegno costante delle forze dell’ordine nella tutela del patrimonio ittico e nella salvaguardia dell’equilibrio ecosistemico marino.
La scoperta, frutto di una vigilanza mirata, evidenzia una pratica illegale volta a sfruttare le risorse marine senza rispettare le disposizioni che regolano la pesca professionale e sportiva.
L’assenza di contrassegni identificativi sulle nasse, un requisito fondamentale per tracciabilità e responsabilità, ostacola le indagini e rende più complessa l’individuazione dei responsabili.
Questo aspetto è cruciale, poiché la pesca illegale, al di là delle sanzioni pecuniarie, compromette la sostenibilità delle risorse ittiche, altera gli habitat marini e danneggia l’intera filiera della pesca legale.
L’azione di contrasto non si esaurisce nel mero sequestro delle attrezzature.
È in atto un’indagine approfondita per ricostruire la filiera di questo illecito, identificando i responsabili della posa illegale delle nasse e accertando eventuali collegamenti con organizzazioni coinvolte in attività di pesca abusiva su scala più ampia.
L’analisi delle nasse sequestrate potrebbe fornire indizi preziosi sulla provenienza delle attrezzature, sulle tecniche utilizzate e sulle aree di pesca preferite dai responsabili.
La pesca illegale, infatti, non è un fenomeno isolato ma spesso si inserisce in un contesto più complesso, caratterizzato da dinamiche economiche e sociali che incentivano il mancato rispetto delle normative.
L’azione delle forze dell’ordine si configura, pertanto, come parte di una strategia più ampia, che coinvolge anche istituzioni scientifiche e comunità locali, al fine di promuovere una cultura della legalità e della sostenibilità nel settore della pesca.
I controlli non si fermeranno a questo episodio.
La Squadra Acque Interne della Questura continuerà a intensificare la vigilanza lungo le coste oristanesi, implementando strategie di monitoraggio e sensibilizzazione, al fine di prevenire nuove violazioni e tutelare il delicato equilibrio dell’ecosistema marino.
L’obiettivo è quello di garantire la preservazione delle risorse ittiche per le generazioni future, promuovendo una pesca responsabile e sostenibile che concili le esigenze economiche con la tutela dell’ambiente.








