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domenica 26 Ottobre 2025

Pino Tilocca, un esempio di resilienza e impegno civile per la Sardegna.

La comunità sarda è in lutto per la scomparsa improvvisa di Pino Tilocca, figura di spicco nel panorama dell’attivismo civile e dell’istruzione, deceduto all’età di 65 anni nella sua città natale, Oristano.

La sua vita, profondamente segnata dal dramma mafioso che ha colpito la sua famiglia, si è configurata come un percorso di dedizione alla giustizia e alla difesa dei diritti, un impegno costante che lo ha visto impegnato prima come sindaco e poi come dirigente scolastico presso l’Istituto De Castro.

Il lutto per Pino Tilocca è amplificato dalla memoria del padre, Bonifacio, figura che incarna la brutalità delle organizzazioni criminali.
L’uccisione di Bonifacio, avvenuta nel 2004 attraverso un attentato dinamitardo, fu la tragica conseguenza della sua strenua opposizione a una spirale di intimidazioni che avevano già preso di mira il figlio Pino, allora sindaco di Burgos.
Le azioni intimidatorie, che includevano attentati incendiari, esplosioni e la profanazione di una tomba di famiglia, testimoniavano la volontà di intimidire e silenziare una voce che si era fatta portavoce della legalità.

Negli ultimi giorni, Pino Tilocca aveva manifestato la sua vicinanza alla causa palestinese, coinvolgendo i suoi studenti in iniziative di sensibilizzazione.
Questo episodio, apparentemente distante dalla sua storia personale, riflette un’attenzione costante alle ingiustizie globali e un profondo senso di responsabilità sociale, tratti distintivi del suo impegno civile.

La presidente della Regione, Alessandra Todde, ha espresso un profondo cordoglio, sottolineando la perdita irreparabile per la Sardegna.
Ha ricordato l’incontro con Tilocca, colpendo la sua capacità di ispirare i giovani e la sua ferrea difesa dei diritti dei più vulnerabili.
La sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile, non solo per la famiglia e i colleghi, ma per l’intera comunità sarda.
La figura di Pino Tilocca non può essere relegata alla semplice cronaca di un lutto.

Egli rappresenta un esempio di resilienza, di come il dolore possa trasformarsi in motore di azione collettiva.
La sua eredità è un monito per tutti, un invito a non arrendersi di fronte alle ingiustizie, a coltivare la speranza come valore fondamentale.

Todde ha invitato a raccogliere e nutrire i “semi” piantati da Tilocca, a farli germogliare come antichi olivastri, simbolo di resistenza e longevità.

Trasformare il suo lascito in valori condivisi, in un impegno costante per la giustizia e nella difesa dei diritti umani è il modo migliore per onorare la sua memoria e per mantenere viva la “speranza”, parola che ha spesso utilizzato per definire il suo approccio alla vita e alla battaglia per un futuro migliore.

La sua scomparsa ci impone una riflessione più ampia sul ruolo della memoria, sulla necessità di contrastare le mafie e sull’importanza di educare le nuove generazioni ai valori della legalità e della giustizia sociale.

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