La Sardegna si confronta con un percorso complesso di rinnovamento del patrimonio edilizio scolastico, un processo segnato da sfide amministrative, carenze di competenze specialistiche a livello locale e una necessità impellente di adeguamento a standard di sicurezza e modernità.
Nonostante le difficoltà, la Regione rivendica progressi significativi, un quadro che necessita però di essere analizzato con attenzione, come evidenziato dalle segnalazioni di sindacati e dall’Anagrafe nazionale dell’Edilizia scolastica.
L’Unità di Progetto Iscol@ rappresenta il cuore di questa ambiziosa operazione di risanamento.
Negli ultimi dieci anni, ha mobilitato un ingente flusso di risorse – oltre 8,46 miliardi di euro provenienti da fondi regionali, nazionali, europei (Fondo per lo Sviluppo e Coesione – Fsc, Fondo Europeo di Sviluppo Regionale – Fesr) e dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) – per attivare circa 3.000 interventi.
Sebbene i dati ufficiali indichino il completamento di 1.640 opere (per un investimento di oltre 251 milioni) e l’avvio di ulteriori 491, quasi 500 progetti rimangono in fase di programmazione o progettazione, un dato che testimonia la complessità e la lunghezza del processo.
Un elemento cruciale da considerare è l’interpretazione dei dati relativi all’agibilità degli edifici scolastici.
La percentuale del 14,2% di strutture prive di certificazione, contrariamente a quanto potrebbe apparire, non riflette necessariamente una condizione di inadeguatezza diffusa, bensì una lacuna informativa dovuta, in larga misura, alle difficoltà degli enti locali nel caricare i dati nell’Anagrafe nazionale.
Il processo di certificazione è intrinsecamente dinamico: qualsiasi intervento su impianti, ad esempio antincendio o elettrico, può invalidare temporaneamente un certificato precedentemente valido, richiedendo un aggiornamento costante.
La questione dell’adeguatezza sismica rappresenta un’ulteriore sfida.
La Sardegna, classificata in zona sismica 4 (a basso rischio), storicamente non ha beneficiato dei finanziamenti statali specificamente destinati a questo scopo.
Tuttavia, la verifica sismica è divenuta un requisito imprescindibile per accedere a molteplici opportunità di finanziamento.
Per superare questo ostacolo, la Regione ha investito oltre 14 milioni di euro in indagini preliminari e progettazioni, avviando un percorso volto a garantire la sicurezza strutturale degli edifici scolastici.
Per supportare i Comuni che si trovano in condizioni di maggiore difficoltà, l’assessorato sta predisponendo una task force dedicata all’edilizia scolastica, in grado di fornire assistenza tecnica in tutte le fasi progettuali.
Parallelamente, è in fase di sviluppo un percorso formativo rivolto a dirigenti scolastici, docenti e personale comunale, con l’obiettivo di accelerare l’attuazione degli interventi e, soprattutto, di contrastare la dispersione scolastica e ridurre le disuguaglianze educative.
L’integrazione di Iscol@, la nuova task force e il percorso formativo “on the job”, secondo l’assessora Portas, mira a superare gli ostacoli attuali e a garantire che ogni investimento si concretizzi in scuole più sicure, efficienti, inclusive e rispondenti alle esigenze degli studenti del XXI secolo.
Si tratta di un impegno che va oltre il semplice rinnovamento delle strutture, mirando a promuovere un ambiente di apprendimento stimolante e a favorire lo sviluppo del potenziale di ogni studente.