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lunedì 27 Ottobre 2025

Sardegna, eradicata la dermatite nodulare bovina: vittoria per sanità e economia.

La recente eradicazione dei focolai di dermatite nodulare bovina nel nord-ovest della Sardegna rappresenta una vittoria significativa per la sanità animale e per l’economia locale, frutto di un impegno congiunto e coordinato che ha coinvolto diverse figure chiave.
Il commissario straordinario della Asl di Sassari, Paolo Tauro, ha sottolineato l’importanza cruciale di questa sinergia, riconoscendo il contributo imprescindibile di veterinari, allevatori, amministrazioni comunali e forze dell’ordine.

L’intervento, protrattosi per tre mesi, ha comportato l’abbattimento controllato di 725 capi di bestiame e l’eliminazione di nove focolai, localizzati nei comuni di Benetutti, Bono, Bottidda e Burgos, aree strategiche in relazione alla diffusione originaria proveniente dalla provincia di Nuoro.

Questa azione drastica, seppur complessa dal punto di vista emotivo ed economico, si è rivelata necessaria per contenere l’epidemia e prevenire una diffusione più ampia del virus, potenzialmente dannosa per l’intero territorio regionale.

L’estinzione dei focolai non si è limitata all’abbattimento degli animali infetti.

Un’accurata operazione di disinfestazione e disinfezione è stata implementata sui siti coinvolti, complementare a un’intensiva campagna vaccinale volta a proteggere il restante bestiame.
Il vaccino, applicato con successo, ha dimostrato la sua efficacia nel bloccare la trasmissione del virus, un elemento fondamentale nella strategia di eradicazione.

L’azione si inquadra in un quadro normativo europeo e nazionale che impone un approccio multidisciplinare per contrastare le malattie animali trasmissibili.

Le tre pilastri fondamentali – controllo dei vettori (insetti trasmettitori), eliminazione dei focolai e vaccinazione di massa – sono stati implementati in parallelo, con un notevole sforzo logistico e umano.
Ad oggi, circa 50.000 capi di bestiame, appartenenti a 1.647 aziende (circa l’88% del totale), sono stati vaccinati, con l’obiettivo di completare la copertura entro il 20 ottobre.
L’impegno economico della Asl di Sassari è stato considerevole, destinando risorse significative per supportare le operazioni di eradicazione e, contemporaneamente, garantendo un tempestivo risarcimento economico agli allevatori per gli animali abbattuti.

Tale gesto mira a mitigare l’impatto economico dell’emergenza e a rafforzare la fiducia nella risposta delle istituzioni.
Giuseppe Bitti e Bastianina Mossa, rispettivamente responsabile della Struttura di Polizia Veterinaria e coordinatrice delle malattie infettive, hanno sottolineato l’importanza di proseguire con la campagna vaccinale e monitorare attentamente l’evoluzione della situazione.
Il direttore del Dipartimento di prevenzione veterinaria del Nord Sardegna, Franco Sgarangella, ha espresso profonda gratitudine per la collaborazione dimostrata dagli allevatori, dalle amministrazioni comunali e dalle associazioni di categoria, riconoscendo il ruolo cruciale di questa partecipazione attiva per il successo dell’operazione.

L’esperienza testimonia l’importanza di una risposta collettiva e proattiva per affrontare le sfide poste dalle emergenze sanitarie animali, tutelando la salute del bestiame e la sicurezza alimentare.

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