Un’emergenza di vaste proporzioni sta mettendo a dura prova la Sardegna, con un incendio di notevoli dimensioni divampato nel pomeriggio nelle campagne di San Giovanni Suergiu, nel Sulcis Iglesiente. Il rogo, sviluppatosi in una zona particolarmente vulnerabile come Is Urigus, ha rapidamente innescato una serie di preoccupazioni per la sicurezza delle abitazioni circostanti, portando all’evacuazione precauzionale di circa un centinaio di residenti.L’intervento per domare le fiamme è stato immediato e coordinato. Il personale del Corpo Forestale, con le stazioni di Sant’Antioco e Carbonia in prima linea, sta dirigendo le operazioni a terra, mentre un massiccio supporto aereo è stato dispiegato. Tre elicotteri della flotta regionale, provenienti dalle basi di Villasalto, Pula e Lanusei, stanno operando senza sosta, e l’urgenza della situazione ha reso necessario richiedere l’intervento di due Canadair, aerei antincendio specializzati in operazioni di spegnimento a tappeto. Un elemento cruciale per contenere la progressione delle fiamme, minacciose per l’abitato, è l’apporto di numerose squadre di volontari, attivate in tutto il Sulcis, testimoniando un forte senso di comunità e disponibilità a fronteggiare le avversità.L’incendio di San Giovanni Suergiu non è un evento isolato. Si inserisce in un quadro allarmante caratterizzato da una giornata nera per la Sardegna, segnata da ben venti focolai diversi scoppiati in tutta l’isola. Le risorse aeree regionali sono state ulteriormente impegnate per affrontare una situazione critica nel comune di Uta, in località Gora Acqua Frisca, e a Mamoiada, nel Nuorese, dove il personale della Stazione Forestale di Nuoro sta lavorando incessantemente per controllare un incendio sviluppatosi in un’area agricola a ridosso del paese.Questo scenario drammatico solleva interrogativi urgenti sulle cause degli incendi, spesso legate a fattori di rischio quali l’aumento delle temperature, la siccità prolungata e le condizioni meteorologiche estreme, aggravate dai cambiamenti climatici. La velocità con cui le fiamme si propagano evidenzia la necessità di una gestione preventiva del territorio, con politiche mirate alla prevenzione incendi, alla manutenzione della vegetazione e alla sensibilizzazione della popolazione. La risposta d’emergenza, per quanto tempestiva ed efficace, rappresenta solo una parte della soluzione; è imperativo investire in misure di prevenzione strutturali per proteggere il patrimonio naturale e le comunità locali da future calamità. L’episodio sottolinea, inoltre, l’importanza di una cooperazione sinergica tra le diverse istituzioni, i corpi specializzati e la popolazione, per affrontare le sfide poste da un territorio sempre più vulnerabile.
Sardegna in fiamme: incendio a San Giovanni Suergiu, venti focolai sull’isola.
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