Il Tribunale di Sassari si appresta a celebrare un processo complesso e drammatico, segnato da accuse gravissime di tentato omicidio e con un contorno di accuse reciproche che ne ampliano la portata. Al banco degli imputati figurano Stefano Levanti, 39 anni, Alessio Levanti, 45 anni, e Luca Silanus, 43 anni, accusati di aver tentato di uccidere Ugo Poggi, un uomo di 63 anni, vittima di un brutale aggressione avvenuta il 19 luglio del 2024 all’interno di un bar situato in via Duca degli Abruzzi a Sassari.L’episodio, che ha sconvolto la comunità locale, si è consumato in un contesto di acceso conflitto verbale degenerato in violenza fisica. Secondo l’accusa, i Levanti e Silanus, dopo una discussione iniziata per ragioni ancora da chiarire completamente, avrebbero aggredito Poggi, infliggendogli un colpo alla testa con un martello. La ferocia dell’atto, che ha lasciato la vittima sanguinante a terra, ha reso immediatamente evidente la gravità del gesto, configurando un chiaro tentativo di privare Poggi della vita.Parallelamente, il procedimento giudiziario prevede che anche Ugo Poggi, assistito dall’avvocata Maria Assunta Argiolas, debba rendere conto alla giustizia per il reato di minacce. Questo elemento aggiunge una dimensione di complessità al quadro investigativo e processuale, suggerendo un precedente conflitto verbale che potrebbe aver contribuito alla escalation della violenza. La ricostruzione completa delle dinamiche che hanno portato all’aggressione è, pertanto, cruciale per comprendere appieno le responsabilità di ciascuno.Gli imputati, rappresentati dagli avvocati Paolo Spano, Marco Palmieri e Lorenzo Galisai, hanno negato le accuse, sostenendo che l’aggressione non era premeditata e che l’uso del martello è stato un atto impulsivo. La difesa intende concentrarsi sulla ricostruzione del contesto in cui si è verificato il fatto, cercando di attenuare le responsabilità dei propri assistiti.La data di inizio del processo è fissata per il 24 settembre, e vedrà il collegio giudicante presieduto dal giudice Gian Cosimo Mura. Si preannuncia un processo lungo e articolato, che richiederà un’attenta analisi delle prove raccolte, delle testimonianze dei presenti e delle motivazioni che hanno spinto i Levanti e Silanus a compiere un gesto così violento. Il verdetto avrà un impatto significativo non solo sulle vite degli imputati e della vittima, ma sull’intera comunità sassarese, chiamata a confrontarsi con la drammaticità di un episodio che ha profondamente turbato la sua serenità. Il processo si configura come un momento cruciale per ristabilire la giustizia e promuovere la cultura del rispetto e della convivenza pacifica.
Tentato omicidio a Sassari: processo infuocato per Levanti e Silanus
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