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martedì 28 Ottobre 2025

Tragico incidente sulla Baldu-L’Agnata: aperto inchiesta per omicidio stradale.

La tragedia sulla Baldu-L’Agnata, a pochi chilometri da Tempio, ha scosso profondamente la comunità locale, aprendo un’inchiesta complessa e multifattoriale per omicidio stradale.
Un giovane di 27 anni, al volante di una Bmw con quattro passeggeri, ha perso il controllo del veicolo, precipitando in un solco fluviale in secco, in un impatto drammatico che ha causato la morte immediata di Omar Masia, 25 anni, elettricista originario di Calangianus.

La tragica scoperta del corpo è stata fatta dal padre della vittima, vigile del fuoco intervenuto con la sua squadra in supporto ai primi soccorsi.
Le indagini, condotte dalla Procura di Tempio, si concentrano non solo sulla responsabilità diretta del conducente, risultato positivo all’alcotest con un tasso lievemente superiore alla soglia di legge – escludendo, per ora, l’assunzione di sostanze stupefacenti – ma anche sulle condizioni strutturali della strada e sul ruolo di possibili fattori ambientali e di progettazione che hanno contribuito al disastro.
L’avvocato Giovanni Azzena, difensore del giovane, ha già preannunciato una richiesta di accertamento tecnico irripetibile, volto a verificare l’influenza di elementi esterni sullo sviluppo della dinamica, ponendo l’attenzione su possibili difformità o anomalie del viadotto e della segnaletica.

L’autopsia, prevista per domani, sarà cruciale per determinare con precisione le cause del decesso di Masia e fornire elementi utili a ricostruire la sequenza degli eventi.

La famiglia della vittima, assistita dall’avvocato Nino Vargiu, attende con angoscia i risultati delle indagini, con la speranza di ottenere chiarezza e giustizia.

Nel frattempo, la strada è stata interrotta con transenne e un omaggio floreale è stato deposto sul luogo dell’incidente, a testimonianza del dolore collettivo.

L’inchiesta si articola su diversi fronti: l’analisi della condotta del conducente, l’indagine sulle condizioni del viadotto – un’infrastruttura datata e apparentemente inadeguata al flusso di traffico – e, soprattutto, la verifica della carenza di sistemi di protezione adeguati.

La presenza di un rudimentale sistema di contenimento, costituito da tubi arrugginiti fissati a un muretto basso, si è rivelata insufficiente ad assorbire l’impatto della Bmw.

La strada, particolarmente frequentata da turisti diretti all’agriturismo L’Agnata, noto per essere stata dimora di Fabrizio De André, solleva interrogativi sulla sicurezza delle infrastrutture comunali e sulla necessità di un monitoraggio costante delle condizioni delle strade di accesso a luoghi di particolare interesse.

L’evento riapre un dibattito cruciale sulla responsabilità della pubblica amministrazione nella gestione della sicurezza stradale e sulla prevenzione di simili tragedie, ponendo l’attenzione sull’importanza di investimenti mirati alla manutenzione e all’adeguamento delle infrastrutture viarie, anche quelle di minore importanza, ma essenziali per garantire la sicurezza di tutti gli utenti della strada.

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