giovedì 4 Settembre 2025
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Trovato a Dorgali, l’uomo scomparso dopo dieci giorni di ricerche

Dopo un’intensa e complessa operazione di ricerca durata dieci giorni, i Carabinieri della Stazione di Dorgali hanno localizzato Francesco Corda, un sessantacinquenne scomparso il 27 agosto.
La denuncia, presentata dalla figlia presso la stazione di Olbia – Poltu Quatu, ha dato il via a un’indagine che ha mobilitato risorse significative e ha coinvolto diverse componenti delle forze dell’ordine e del soccorso in un esempio tangibile di collaborazione interistituzionale.
L’uomo è stato rintracciato presso un’abitazione rurale isolata in località Iloghe, un’area di particolare significato paesaggistico e ambientale, situata nei pressi della diga di Pedra e Ottoni, nel territorio comunale di Dorgali.

La sua condizione fisica è stata giudicata buona, nonostante il prolungato periodo di assenza e l’incertezza delle circostanze che ne hanno determinato la scomparsa.
Le operazioni di ricerca, condotte senza soluzione di continuità a partire dalla sera del 26 agosto, erano state precedute da un crescente allarme tra i familiari, preoccupati per la perdita di contatto con Corda, durata già da alcuni giorni.
I primi tentativi di localizzare l’uomo attraverso i luoghi che frequentava abitualmente si sono rivelati infruttuosi, spingendo il Comando Provinciale dei Carabinieri di Nuoro a dispiegare un dispositivo di ricerca particolarmente esteso e sofisticato.

L’intervento ha visto la partecipazione attiva dei Vigili del Fuoco, della Questura di Nuoro, del personale della stazione Forestale di Dorgalese, dei volontari della Protezione Civile e dell’Unità Mobile Eliportata Cacciatori di Sardegna, in un esempio di risposta coordinata a una situazione di emergenza.

Elementi cruciali nell’efficacia della ricerca sono stati l’impiego di sommozzatori, l’utilizzo di elicotteri e droni per la sorveglianza aerea e l’apporto di due unità cinofile specializzate, provenienti dal centro cinofili carabinieri di Firenze, capaci di operare in contesti particolarmente impervi e complessi.
Un aspetto fondamentale dell’indagine è stata la raccolta e l’analisi di numerose segnalazioni, pervenute tramite canali telefonici e social media.

Queste informazioni, spesso frammentarie e apparentemente insignificanti, si sono rivelate preziose per ricostruire le abitudini, le relazioni personali, gli itinerari percorsi e, potenzialmente, le motivazioni che hanno condotto alla scomparsa dell’uomo.

L’interpretazione di questi dati, spesso in contrasto tra loro, ha richiesto un’attenta valutazione e una capacità di sintesi per creare un quadro coerente e orientare le ricerche.
L’intera vicenda sottolinea l’importanza della collaborazione tra istituzioni e la crescente importanza dei social media nella gestione delle emergenze e nella ricerca di persone scomparse.

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