Il Turismo Invernale in Sardegna: Tra Flussi, Aspettative e Strategie di RilancioLe festività natalizie e l’inizio del nuovo anno testimoniano un vivace movimento di passeggeri negli aeroporti sardi, con un totale stimato in circa 314.000 unità.
L’aeroporto di Cagliari, fulcro principale, accoglierà circa 200.000 viaggiatori, consolidando una traiettoria di crescita che, secondo le proiezioni, porterà a superare il traguardo dei cinque milioni di passeggeri annuali entro il 2025.
Il nord Sardegna, con Alghero e Olbia, registra un incremento del 2,5% rispetto allo scorso anno, con 114.000 passeggeri trasportati attraverso 836 voli e un’offerta complessiva di oltre 153.000 posti.
Alghero si distingue con circa 47.000 passeggeri e 352 movimenti, mentre Olbia gestirà un flusso di circa 67.000 viaggiatori attraverso 484 voli.
Sebbene i collegamenti internazionali siano ridotti rispetto al periodo estivo, rotte strategiche come quelle per Barcellona e Parigi Orly si rivelano cruciali per sostenere l’occupazione alberghiera, così come il collegamento di Cagliari con Basilea, che attira un flusso costante di turisti provenienti dalla Svizzera, Francia e Germania.
Un fattore significativo nel distribuire i flussi turistici verso il nord Sardegna è stato l’organizzazione di eventi musicali di rilievo, con la presenza di artisti come Max Pezzali e Achille Lauro, che hanno attratto un pubblico variegato.
Nonostante il buon andamento dei flussi aerei, le aspettative degli operatori turistici rimangono caute.
Paolo Manca, presidente di Federalberghi, sottolinea come l’incremento dell’occupazione alberghiera, sebbene positivo, non sia ancora sufficiente a giustificare la riapertura delle strutture che hanno chiuso i battenti durante l’autunno.
La “notte secca” di Capodanno, pur rappresentando un evento di richiamo, necessita di essere integrata in un’offerta più ampia, che incentivi una permanenza di almeno due o tre giorni, per rendere sostenibile una strategia di rilancio del turismo invernale.
Attualmente, circa il 20% delle strutture ricettive è disponibile, prevalentemente per accogliere un flusso di turismo interno, caratterizzato da spostamenti dal sud al nord dell’isola.
La presenza di turisti stranieri è rilevante, ma si concentra principalmente su un bacino diversificato rispetto agli spettatori dei concerti di Capodanno.
Un elemento potenzialmente trasformativo potrebbe essere l’inserimento di artisti internazionali nell’offerta turistica, un’idea che, sebbene audace, potrebbe catalizzare un significativo incremento di presenze sia nazionali che internazionali.
Per l’edizione 2026 del Capodanno a Olbia, l’iniziativa di Moby, che ha organizzato una crociera con la Moby Legacy, rappresenta un’ulteriore spinta al turismo, offrendo ai passeggeri l’opportunità di godere dello spettacolo anche dai ponti esterni della nave.
La compagnia di navigazione propone un’offerta speciale di tre giorni, con partenza da Livorno per Olbia il 30 dicembre e rientro il primo gennaio, un modello che potrebbe contribuire a creare un’esperienza turistica più complessa e coinvolgente, estendendo la durata del soggiorno sull’isola.
In sintesi, la situazione attuale del turismo invernale in Sardegna si configura come un quadro di crescita moderata, con un potenziale di sviluppo ancora inesplorato, che necessita di strategie innovative e un’offerta turistica più ampia e diversificata per attrarre un flusso costante di visitatori durante i mesi più freddi dell’anno.






