La Fiera dell’artigianato artistico sarda di Mogoro si conferma un pilastro dell’economia locale e un punto di riferimento per la promozione del patrimonio culturale dell’isola.
I primi trenta giorni di apertura, iniziati il 19 luglio, hanno registrato un flusso impressionante di visitatori: oltre 7300 ingressi, generando un incasso complessivo di quasi 174.000 euro, una cifra che testimonia la vitalità dell’evento e la sua capacità di attrarre un pubblico eterogeneo.
L’impatto economico sulla comunità degli artigiani è altrettanto significativo.
Le vendite, nel medesimo periodo, hanno superato i 152.000 euro, un dato incoraggiante che sottolinea il valore del lavoro manuale e la crescente domanda di prodotti autentici e di qualità.
Questa dinamica positiva riflette un cambiamento nel comportamento dei consumatori, sempre più orientati alla ricerca di beni unici, legati al territorio e frutto di una tradizione secolare.
L’assessore comunale alle Attività produttive, Francesco Serrenti, ha sottolineato come l’edizione 2024 stia consolidando i successi degli anni passati, con una crescita significativa rispetto al 2023, non solo in termini di affluenza, ma anche nella composizione del pubblico.
Sebbene la base di visitatori rimanga fortemente sarda, si registra un incremento notevole di turisti italiani e stranieri, un segnale di riconosciuta importanza per l’immagine della Sardegna nel panorama internazionale.
Questa diversificazione del pubblico contribuisce a creare un’atmosfera vivace e stimolante, favorendo lo scambio culturale e la promozione del turismo sostenibile.
La Fiera non è solo un mercato di prodotti artigianali; è un vero e proprio ecosistema culturale, arricchito da eventi collaterali che ne amplificano il significato.
In particolare, dopo una pausa, ritorna la premiazione dei neo laureati mogoresi, un’occasione per celebrare l’impegno e la dedizione dei giovani talenti locali.
La cerimonia, prevista per martedì 26 agosto, rappresenta un ponte tra tradizione e innovazione, offrendo alle studentesse premiate l’opportunità di presentare le loro ricerche e contribuire alla crescita intellettuale della comunità.
Questo gesto simbolico sottolinea l’importanza dell’istruzione e della ricerca come motore di sviluppo economico e sociale, valorizzando il capitale umano come risorsa fondamentale per il futuro del territorio.
La Fiera di Mogoro, dunque, si conferma non solo un evento commerciale, ma un vero e proprio investimento nel futuro della Sardegna, un crocevia di culture, un palcoscenico per l’arte e l’ingegno locale.