La brezza marina di Sinis, profumata di mirto e salsedine, ha fatto da cornice a un’esperienza musicale di rara intensità, un omaggio vibrante a Ennio Morricone. La seconda serata di “Morricone dirige Morricone” si è rivelata un viaggio emozionale attraverso il paesaggio sonoro del cinema, un’immersione profonda nel genio compositivo di un maestro indiscusso. L’apertura con il tema iconico de “Gli Intoccabili” ha immediatamente catturato l’attenzione del pubblico, creando un’atmosfera carica di attesa e nostalgia, mentre la chiusura, con la toccante bellezza di “On Earth as it is in Heaven”, ha lasciato un segno indelebile, una sensazione di sospensione e riflessione.Il Teatro di Tharros, un reliquiario di storia e memoria, si è trasformato in un tempio della musica. Le rovine imponenti, illuminate dalla luce calda del tramonto, hanno amplificato l’impatto emotivo delle note interpretate dall’Orchestra Roma Sinfonietta, diretta dal figlio del maestro, Andrea Morricone. La scelta di Tharros, sito archeologico di eccezionale valore storico e paesaggistico, non è casuale: il luogo stesso dialogava con l’universalità dei temi e delle emozioni trasmesse dalle composizioni di Morricone, evocando echi di civiltà passate e un senso di profonda connessione con la terra.Questa rassegna, promossa dalla Fondazione Mont’e Prama, si configura come un’iniziativa di grande rilievo culturale, capace di coniugare la celebrazione di un patrimonio musicale straordinario con la valorizzazione del territorio sardo. L’esaurimento del pubblico testimonia non solo la popolarità di Morricone, ma anche la crescente consapevolezza dell’importanza di preservare e promuovere la musica come forma d’arte capace di trascendere i confini linguistici e geografici.Più che una semplice esecuzione, l’evento si è presentato come una lezione di cinema, un’analisi approfondita del ruolo della musica nella narrazione visiva. Le composizioni di Morricone, così intimamente legate all’immaginario collettivo, hanno assunto un significato ancora più profondo, svelando la loro capacità di amplificare le emozioni, creare suspense, definire i personaggi e, in definitiva, contribuire a plasmare l’esperienza cinematografica. L’interpretazione di Andrea Morricone ha permesso di apprezzare la complessità armonica e la ricchezza orchestrale delle opere del padre, restituendo al pubblico una nuova prospettiva sulla sua genialità. L’eco delle sue note, risuonando tra le antiche pietre di Tharros, ha evocato la magia del cinema e la potenza della musica come linguaggio universale.
Morricone a Tharros: Emozioni tra Musica e Storia
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