Rossella Casini e la ‘Ndrangheta: Un Amore Spezzato

L’Amore Infranto: Un Viaggio nell’Anima di Rossella Casini e nelle Tenebre della ‘NdranghetaRoberto Saviano presenta a Cagliari, al Teatro Massimo nelle date del 26 e 27 novembre, “L’amore mio non muore”, un’opera teatrale che attinge profondamente dall’omonimo romanzo, un’esplorazione commovente e sconvolgente di un amore tragicamente interrotto e di un mondo criminale radicato.
Più che una semplice narrazione, lo spettacolo si configura come un’immersione nell’abisso dell’animo umano, un’analisi spietata delle dinamiche familiari distorte e una denuncia vibrante della violenza che permea la società.

Saviano stesso descrive il romanzo come il risultato di un incontro con una storia d’amore di una potenza disarmante, capace di condensare in sé l’intera gamma delle emozioni umane: l’ingenuità che sboccia, la devozione che consuma, l’amicizia che sostiene, il desiderio che accende, il coraggio che spinge, la delusione che ferisce, il tradimento che spezza, l’orrore che paralizza e la tragedia che incombe.

Nonostante l’ombra della morte e della distruzione, l’autore insiste sulla forza intrinseca dell’amore, l’unica via possibile per accedere alla verità e al significato della vita, un amore che, anche nella sua fine, trascende la morte.

Al centro di questa vicenda c’è Rossella Casini, una giovane studentessa fiorentina di psicologia, figlia di una famiglia borghese e apparentemente ordinaria.

La sua esistenza, scandita dagli impegni universitari e dalle esperienze giovanili, viene sconvolta da un incontro inaspettato.
Nel novembre del 1977, a Firenze, Rossella conosce Francesco Frisina, originario della Piana di Gioia Tauro, un giovane universitario dal carisma magnetico e da un’intensità che la attrae irresistibilmente.
L’amore tra Rossella e Francesco fiorisce rapidamente, proiettandoli in un’estate di passione e promesse durante un soggiorno a Palmi, nella casa dei genitori di Francesco.
Inizialmente accolti con affetto, i Frisina celano un segreto oscuro: sono profondamente coinvolti nella ‘ndrangheta, in particolare legati alla potente e spietata cosca dei Gallico, impegnata in una sanguinosa faida con la cosca dei Condello.
Ignara della verità, Rossella si lascia trasportare dall’amore, illudendosi che il sentimento possa superare le barriere del codice d’onore e placare la violenza che dilania la comunità.

La sua decisione, nata da un’ingenua speranza e da una fiducia incrollabile nel potere dell’amore, si rivelerà una scelta fatale.

Mentre la faida si intensifica e le sparatorie diventano sempre più frequenti, Rossella rifiuta di abbandonare Francesco e la sua famiglia, convinta di poter fare la differenza.
Il 22 febbraio 1981, Rossella Casini scompare misteriosamente da Palmi dopo una telefonata al padre.
La sua scomparsa segna la fine di una giovane vita, un amore spezzato e una tragedia che incarna la brutalità della ‘ndrangheta e la fragilità dell’innocenza di fronte alla criminalità organizzata.

Anni dopo, la sua scomparsa viene riconosciuta ufficialmente come una vittima della ‘ndrangheta, un monito severo e un’eredità di coraggio e dolore.
Lo spettacolo di Saviano non è solo un ricordo di Rossella, ma un atto di denuncia e un invito a non dimenticare le vittime della criminalità organizzata, un omaggio alla forza dell’amore e una riflessione profonda sulla capacità dell’uomo di distruggere ciò che è più prezioso.

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