sabato 6 Settembre 2025
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Cagliari

Cagliari: Disagi e Blackout Paralizzano il Centro, Rischio Turismo

Il tessuto economico e sociale di Cagliari è nuovamente scosso da una serie di disservizi che mettono a dura prova la resilienza delle attività commerciali, in particolare quelle del comparto ristorativo e dei pubblici esercizi.

A distanza di poco più di un mese dal grave episodio che aveva interessato il Poetto, un nuovo e significativo contrattempo si è verificato giovedì 21 agosto a piazza Yenne, cuore pulsante del centro storico.
L’emergenza, caratterizzata da interruzioni improvvise e ripetute dell’erogazione idrica e blackout elettrici, ha paralizzato le attività della piazza per l’intera giornata, senza alcun preavviso né comunicazione preventiva.

L’effetto domino è stato immediato: un brusco calo di clientela, l’impossibilità di garantire un servizio essenziale e la conseguente necessità per molti esercenti di ridurre o sospendere l’apertura, con pesanti ripercussioni economiche e un danno significativo all’immagine della città.

La FIPE Confcommercio Sud Sardegna esprime profonda preoccupazione per la crescente frequenza di questi eventi critici, soprattutto in un periodo cruciale per il turismo e per l’economia locale, che si avvia verso una fase delicata.

Il problema non si esaurisce in un semplice “imprevisto”.
Si configura piuttosto come un sintomo di una più ampia carenza di pianificazione strategica e di gestione delle infrastrutture urbane.
La mancanza di un sistema di monitoraggio efficiente e di piani di emergenza proattivi lascia le attività commerciali in una condizione di vulnerabilità, esposte a interruzioni improvvise che ne compromettono la continuità operativa e la capacità di soddisfare le aspettative dei clienti.

Emanuele Frongia, presidente della FIPE Sud Sardegna, sottolinea con fermezza che una città a vocazione turistica come Cagliari non può permettersi una simile fragilità nella gestione dei servizi essenziali.

Oltre al danno economico immediato, l’episodio mina la reputazione della città, erodendo la fiducia degli operatori e dei visitatori.
La perdita di fiducia può innescare un circolo vizioso che danneggia l’intera filiera del turismo e dell’ospitalità.
La FIPE Confcommercio Sud Sardegna ha chiesto un confronto urgente e costruttivo con le istituzioni e i gestori dei servizi pubblici, con l’obiettivo di identificare soluzioni concrete e durature, che vadano oltre le semplici reazioni di emergenza.

È necessario implementare un approccio sistemico, che coinvolga tutti gli attori coinvolti nella gestione delle infrastrutture urbane, dalla progettazione alla manutenzione.

La sensazione diffusa tra gli operatori economici è quella di un profondo senso di disconnessione, una mancanza di trasparenza e di coordinamento che rende difficile comprendere le cause dei disservizi e trovare soluzioni efficaci.

Si avverte una carenza di comunicazione che isola gli imprenditori, costretti a reagire in autonomia, senza un reale supporto da parte delle istituzioni.

La percezione è quella di un sistema autoreferenziale, in cui le difficoltà sono considerate inevitabili e gli operatori economici sono lasciati a subire le conseguenze.

La priorità, ora, è ristabilire un canale di comunicazione aperto e trasparente, per ricostruire la fiducia e promuovere una cultura della responsabilità condivisa.

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