martedì 7 Ottobre 2025
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Cagliari

Contrattazione collettiva in Sardegna: svolta per enti locali e servizi.

La recente approvazione in commissione Autonomia del testo di legge che mira a definire un comparto unico di contrattazione collettiva per la Regione e gli enti locali sardi segna un momento cruciale per il futuro del sistema di governance territoriale.
L’attesa integrazione della relazione tecnica, in particolare per quanto concerne l’impatto finanziario, è stata finalmente presentata, aprendo la strada all’imminente discussione in Aula, prevista per la settimana prossima come assicurato dal Presidente del Consiglio regionale, Piero Comandini.
L’importanza di questa iniziativa è stata drammaticamente sottolineata da una massiccia manifestazione, che ha visto la partecipazione di oltre 1.500 dipendenti degli enti locali provenienti da tutta la Sardegna.

L’assemblea, promossa congiuntamente dai sindacati Fp Cgil, Fp Cisl e Uil Fpl, riflette una profonda preoccupazione per la stabilità e la vitalità del tessuto amministrativo locale.
La mobilitazione, inizialmente programmata per coinvolgere solo Cagliari, si è estesa a livello regionale, testimoniando una forte coesione e un’urgenza condivisa.

Il fulcro del dibattito ruota attorno all’equiparazione retributiva dei dipendenti dell’intero sistema regionale, un nodo cruciale per affrontare una crisi strutturale che minaccia la sopravvivenza degli enti locali.
L’attuale disparità salariale alimenta una spirale negativa: i professionisti qualificati, attratti da migliori condizioni economiche in altri contesti, abbandonano gli enti locali, impoverendone le risorse umane e compromettendo la capacità di erogazione di servizi essenziali.

Alessandro Pischedda (Uil Fpl) evidenzia come la necessità di rivitalizzare gli enti locali sia intrinsecamente legata alla retention e all’attrazione di personale qualificato.
La fuga di talenti non solo depaupera le competenze interne, ma indebolisce la capacità di innovazione e di adattamento alle nuove sfide socio-economiche che la Sardegna si trova ad affrontare.

Paola Sarigu (responsabile Fp Cisl) sottolinea l’urgenza di evitare il progressivo collasso degli enti locali, che rischia di portare alla soppressione di comuni e alla conseguente interruzione di servizi vitali per la comunità.
La questione non si limita alla mera gestione amministrativa, ma investe direttamente la qualità della vita dei cittadini, con implicazioni significative per gli anziani, le famiglie e le comunità più vulnerabili.
La salvaguardia delle professionalità esistenti, anche nei comuni più piccoli, rappresenta un imperativo etico e un investimento strategico per il futuro della Sardegna.

L’incontro previsto tra Comandini, i capigruppo e una delegazione dei manifestanti mira a comunicare l’avvio formale dell’esame del testo di legge e a rassicurare i dipendenti circa l’impegno dell’assemblea legislativa a garantire una rapida e approfondita valutazione della proposta.
L’esito di questa discussione sarà determinante per definire il percorso di trasformazione del sistema di contrattazione collettiva e per assicurare la tenuta e lo sviluppo equilibrato del territorio sardo.

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