Un’emergenza idrica sta mettendo a dura prova la tenuta di Cagliari, con Abbanoa mobilitata per affrontare una rottura significativa sulla rete di distribuzione in via Salinieri.
Il guasto, che interessa una condotta in ghisa grigia del diametro di 300 millimetri, ha reso necessario un intervento urgente per evitare un collasso più esteso della rete e minimizzare gli sprechi idrici.
L’intervento, che prevede la sostituzione del tratto danneggiato, impone una sospensione temporanea dell’erogazione in aree strategiche della città: La Palma, Quartiere del Sole, San Bartolomeo, Sant’Elia e la rinomata spiaggia del Poetto.
Questa scelta, inevitabile per garantire la sicurezza della riparazione, sta generando ripercussioni pesanti per le attività commerciali e i residenti, che lamentano cali di pressione e interruzioni dell’approvvigionamento idrico.
La situazione, già tesa a causa di frequenti disservizi, ha scatenato la protesta di Fipe Confcommercio, l’associazione dei pubblici esercizi.
La ribellione è alimentata dalla consapevolezza che questo episodio si somma ad altre criticità recenti, come l’interruzione dell’acqua nel quartiere della Marina a fine luglio, causata da una falla nella comunicazione interna ad Abbanoa, che provocò disagi considerevoli per il settore della ristorazione e della somministrazione.
“Stiamo operando in un contesto insostenibile,” denuncia Alberto Melis, referente di Fipe Confcommercio Sud Sardegna, sottolineando le conseguenze dirette sulle attività commerciali.
La mancanza di preavviso, la chiusura forzata delle cucine, l’impossibilità di garantire i servizi igienici e le ondate di cancellazioni delle prenotazioni stanno mettendo a rischio la sopravvivenza di molte attività.
Un ristorante, solo per oggi, ha dovuto rinunciare a settanta coperti, con la speranza di poter onorare il servizio serale.
Emanuele Frongia, presidente di Fipe Confcommercio Sud Sardegna, esprime un giudizio severo sull’estate in corso per i ristoratori, evidenziando un accumulo di difficoltà: ostacoli logistici, comunicazioni ritardate e, ora, problemi idrici ricorrenti.
“Ci sentiamo abbandonati,” afferma Frongia, criticando l’impatto negativo su Cagliari, città che dovrebbe incarnare efficienza e accoglienza, ma che si presenta invece con disservizi e una gestione percepita come carente.
La situazione solleva interrogativi profondi sulla capacità di Abbanoa di garantire un servizio essenziale e sulla necessità di migliorare la trasparenza e l’efficacia della comunicazione con i cittadini e le imprese, elementi cruciali per sostenere lo sviluppo economico e la reputazione della città.
La fragilità della rete idrica e la sua gestione richiedono un’analisi approfondita e investimenti mirati per scongiurare ulteriori crisi e garantire un futuro sostenibile per Cagliari.