Il cronoprogramma degli interventi di impermeabilizzazione delle vasche di accumulo nel Distretto della Bassa Valle del Coghinas è stato rivisto, rinviando l’avvio dei lavori alla fine del 2026.
Questa decisione, frutto di un ampio confronto con i consorziati, riflette un approccio improntato all’ascolto del territorio e alla salvaguardia delle attività agricole.
La sensibilità alle esigenze delle aziende agricole, che in febbraio si concentrano sulle operazioni cruciali per l’avvio della stagione orticola, ha portato il Consorzio di Bonifica del Nord Sardegna a modificare la pianificazione originaria.
L’impermeabilizzazione delle vasche rappresenta un investimento strategico per l’incremento dell’efficienza idrica del Distretto, nell’ambito di un piano straordinario da quasi 3 milioni di euro finanziato dal Ministero delle Politiche Agricole.
Questo programma mira a ridurre le perdite idriche e ottimizzare la gestione delle risorse, attraverso l’intervento su otto vasche chiave, tra cui la Vasca di Pedra Maiore (capacità di 4.500 metri cubi), la Vasca Centrale di Pirastroni (25.000 metri cubi), e quelle di Viddalba (8.000 metri cubi) e Badesi (6.000 metri cubi).
Le operazioni, presentate in dettaglio durante un incontro con i vertici del Consorzio, i rappresentanti dell’impresa appaltatrice Perino srl e le associazioni di categoria, prevedono un approccio tecnologicamente avanzato.
Il processo includerà una pulizia accurata del calcestruzzo esistente, seguita dalla posa di geomembrane in polietilene ad alta densità (HDPE) di notevole spessore, e dall’applicazione di rivestimenti in calcestruzzo fibrorinforzato.
Queste soluzioni garantiranno una tenuta idraulica ottimale e una durabilità elevata nel tempo.
L’intervento complessivo si prefigge di generare un risparmio idrico annuo stimato superiore ai 2,3 milioni di metri cubi, con un impatto significativo sulla riduzione delle dispersioni e dei costi di manutenzione straordinaria.
Oltre al beneficio economico diretto, il progetto contribuisce alla sostenibilità ambientale, ottimizzando l’utilizzo di una risorsa preziosa come l’acqua e mitigando il rischio di carenza idrica in un contesto sempre più segnato dai cambiamenti climatici.
L’impegno del Consorzio, inoltre, dimostra una volontà di integrare l’innovazione tecnologica con un approccio partecipativo, volto a tutelare le specificità e le priorità del tessuto agricolo locale.






