La complessa riparazione dell’acquedotto Bidighinzu, cruciale per l’approvvigionamento idrico di un’ampia area del Sassarese e di diverse frazioni di Alghero, si sta rivelando un’operazione ben più ardua delle iniziali proiezioni.
Abbanoa, il gestore del servizio, ha ufficialmente comunicato lo slittamento della ripresa dell’erogazione, dovuto a una combinazione di fattori che hanno reso particolarmente difficile l’accesso al sito e l’esecuzione dei lavori.
La conformazione geologica del territorio, caratterizzata da un morfologia accidentata e ripida, ha rappresentato la prima barriera.
L’impossibilità di utilizzare mezzi pesanti per l’accesso diretto al punto del guasto ha comportato una significativa perdita di tempo e ha complicato le operazioni di scavo necessarie per individuare e analizzare la natura del danno.
L’analisi successiva ha rivelato che la lesione alla condotta era di entità superiore alle aspettative iniziali, richiedendo interventi più complessi e specializzati.
Questo ha implicato la necessità di nuovi approvvigionamenti di materiali e l’impiego di tecniche di riparazione avanzate, allungando ulteriormente i tempi di completamento.
L’elenco dei comuni e delle frazioni direttamente interessate dall’interruzione dell’approvvigionamento idrico è ampio, comprendendo Ittiri, Uri, Ossi, Tissi, Muros, Osilo, Sennori, Usini, Sorso, Olmedo, e le aree periferiche di Alghero come Rudas, Monte Calvia, Sorigheddu e Carrabuffas.
La criticità assume quindi una rilevanza strategica per un’intera comunità, con impatti significativi sull’agricoltura, l’attività commerciale e la vita quotidiana dei residenti.
Le condizioni operative precarie, aggravate dalla difficoltà di lavorare in condizioni di scarsa illuminazione, hanno imposto la sospensione dei lavori notturni, accelerando però la necessità di concentrare le risorse nelle ore di luce.
Abbanoa sta mobilitando un team di tecnici altamente specializzati, impegnati a coordinare le operazioni e a monitorare costantemente l’andamento dei lavori.
Parallelamente alle operazioni di riparazione fisica della condotta, sono state avviate procedure per il riavvio del potabilizzatore e il successivo rifornimento dei serbatoi di accumulo, un processo delicato che richiede un’attenta verifica della qualità dell’acqua e della pressione nelle tubature.
L’obiettivo primario, ribadito da Abbanoa, è quello di minimizzare i disagi per la popolazione, lavorando incessantemente per ripristinare l’erogazione idrica nel più breve tempo possibile.
La previsione attuale indica un ritorno alla normalità entro la notte di mercoledì 8 ottobre, ma la situazione resta soggetta a possibili variazioni in base all’evoluzione dei lavori.
Al fine di garantire la trasparenza e la comunicazione costante con la popolazione, è stato istituito un canale diretto con i sindaci dei comuni interessati, per fornire aggiornamenti in tempo reale sull’andamento degli interventi e rispondere alle loro domande.
Questa stretta collaborazione mira a gestire al meglio l’emergenza e a limitare l’impatto sulla comunità.






