La vicenda giudiziaria che coinvolge la Presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde, si infittisce con un atto formale che apre una nuova fase nel contenzioso.
Gli avvocati che assistono la Presidente, Benedetto e Stefano Ballero, Giuseppe Macciotta e Priamo Siotto, hanno presentato un ricorso in appello presso la Corte d’Appello di Cagliari, contestando la sentenza del Tribunale che aveva sostanzialmente ratificato la decisione del Collegio di Garanzia Elettorale.
Quest’ultimo organo, con sentenza precedente, aveva imposto una sanzione pecuniaria di 40.
000 euro e aveva formalmente richiesto al Consiglio Regionale di procedere alla decadenza della Presidente, a seguito di presunte irregolarità riscontrate nel rendiconto delle spese elettorali relative alla campagna del 2024.
La decisione del Tribunale, confermando l’ordinanza di decadenza, rappresenta un punto di svolta nella gestione amministrativa della Regione, sollevando interrogativi sulla legittimità dell’azione giudiziaria e sulla sua incidenza sul mandato del Presidente.
L’appello presentato dagli avvocati di Alessandra Todde mira a contestare la validità delle prove addotte e a rivedere l’interpretazione normativa che ha portato alla pronuncia di condanna in primo grado.
Parallelamente all’azione in appello, la Giunta Regionale è convocata a una seduta straordinaria, con l’obiettivo di formalizzare un nuovo conflitto di attribuzioni da sottoporre alla Corte Costituzionale.
Questo ulteriore conflitto si aggiunge a quello già in corso, la cui discussione è attualmente programmata per il 9 luglio, ma che potrebbe subire un rinvio.
L’obiettivo di questo conflitto di attribuzioni è quello di sollevare questioni di rilevanza costituzionale relative al rapporto tra i poteri dello Stato e l’esercizio del mandato del Presidente della Regione, interrogandosi sulla possibilità che la decisione del Collegio di Garanzia Elettorale abbia invaso prerogative regionali.
La sovrapposizione di un appello e di un conflitto di attribuzioni riflette la complessità della situazione giuridica e politica che si è creata attorno alla figura del Presidente Todde.
La vicenda, oltre a essere un caso giudiziario di rilevanza locale, solleva interrogativi più ampi sulla corretta applicazione delle norme elettorali, sui limiti del potere sanzionatorio degli organi di controllo e sulla tutela del principio di legalità nell’esercizio delle funzioni pubbliche.
La risoluzione di questo contenzioso avrà conseguenze significative sull’amministrazione della Regione Sardegna e potrebbe avere ripercussioni sul sistema elettorale italiano.