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Diabete infantile: in Sardegna nasce legge per l’inclusione

Un’iniziativa legislativa volta a tutelare e promuovere l’inclusione scolastica e sportiva dei bambini affetti da diabete di tipo 1 è stata recentemente presentata al Consiglio Regionale, frutto dell’impegno congiunto di tutti i gruppi di maggioranza.
La proposta, promossa dal capogruppo M5S Michele Ciusa, che in passato ha già dimostrato sensibilità verso le problematiche legate al diabete, mira a superare le attuali criticità che limitano la piena partecipazione dei giovani pazienti alla vita sociale e formativa.
La normativa si prefigge di attivare percorsi di formazione mirati a educatori, insegnanti e allenatori, dotandoli delle competenze necessarie per garantire un ambiente sicuro e supportivo per i bambini diabetici, alleviando al contempo l’onere assistenziale che grava sulle famiglie.
Questo non si traduce semplicemente in un supporto pratico, ma in una trasformazione culturale che promuove l’autonomia e l’indipendenza del bambino, elementi cruciali per il suo sviluppo psicologico e sociale.

L’urgenza di questa iniziativa è sottolineata da dati allarmanti: la Sardegna, infatti, presenta un’incidenza di nuovo insorgenza di diabete di tipo 1 infantile particolarmente elevata, superando di oltre quattro volte la media nazionale.

Questo dato, che posiziona la regione al vertice mondiale per prevalenza, evidenzia una lacuna nella gestione della patologia a livello regionale, con conseguenze significative sulla qualità della vita dei bambini e delle loro famiglie.

La proposta legislativa non si limita alla formazione del personale, ma si apre a una visione più ampia che include l’implementazione di strategie di prevenzione, la creazione di una rete specialistica di diabetologia pediatrica e l’istituzione di un registro regionale di patologia.
Questi strumenti, attualmente carenti, rappresentano elementi essenziali per un approccio multidisciplinare e proattivo nella gestione del diabete infantile, consentendo un monitoraggio continuo e l’implementazione di interventi personalizzati.

La normativa recepisce le raccomandazioni emerse dal Tavolo regionale multidisciplinare, un confronto costruttivo che ha coinvolto la Garante per l’infanzia, la comunità scientifica e le associazioni di pazienti, testimoniando l’importanza di un approccio partecipativo e basato sull’evidenza scientifica.

Come evidenziato da Roberto Li Gioi (M5s), la legge nasce da un ascolto attento delle reali esigenze delle famiglie, che spesso si trovano ad affrontare sfide complesse e a sentirsi isolate.
Alessandro Solinas (M5s) ha sottolineato come la presenza di un bambino diabetico possa rappresentare un peso significativo per l’intera famiglia, rendendo l’inclusione un fattore chiave per la normalizzazione della vita quotidiana.
La legge si pone quindi l’obiettivo non solo di fornire supporto tecnico, ma anche di promuovere un cambiamento culturale che favorisca l’empatia, la comprensione e l’accettazione della diversità, contribuendo a creare una società più equa e inclusiva per tutti i bambini, indipendentemente dalla loro condizione di salute.

Inoltre, si punta a garantire l’accesso alle tecnologie più innovative, come microinfusori, sensori e glucometri, che rappresentano strumenti fondamentali per una gestione ottimale della malattia e per migliorare la qualità della vita dei pazienti.

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