Rinascita delle Province Sarde: Un Mosaico di Coalizioni e Sfide ElettoraliCon la scadenza del termine per la presentazione delle candidature fissata al 12 settembre, si delinea un quadro complesso e variegato per le imminenti elezioni provinciali in Sardegna, un ritorno significativo all’autogoverno locale dopo un periodo di commissariamento.
Un’analisi delle candidature e delle liste rivela un intreccio di alleanze, divisioni e dinamiche politiche che riflettono le tensioni e le priorità dei diversi territori.
Il processo elettorale, strutturato come consultazione indiretta in cui sindaci e amministratori comunali esercitano il diritto di voto, segna un ritorno alla normalità amministrativa e offre un’opportunità per le comunità locali di esprimere le proprie esigenze e aspirazioni.
Gallura Nord Est Sardegna: Un’Unione TrasversaleNella Gallura Nord Est Sardegna, emerge una candidatura unitaria a sostegno di Settimo Nizzi, sindaco di Olbia, rappresentando un’inedita convergenza tra forze di centrosinistra e centrodestra.
La lista “Uniti per la Gallura e il Monte Acuto” abbraccia un ampio spettro di comuni, dai centri più grandi come Tempio e Arzachena, ai borghi costieri di La Maddalena, Loiri Porto San Paolo e Budoni, fino alle realtà più piccole come Ale dei Sardi.
Questo fronte comune suggerisce un desiderio di superare le divisioni politiche tradizionali per affrontare le sfide comuni legate allo sviluppo economico e sociale del territorio.
Sulcis Iglesiente: Una Competizione Interna al CentrosinistraIl Sulcis Iglesiente presenta un diverso scenario, con Mauro Usai, sindaco di Iglesias, in lizza per la presidenza con tre liste a sostegno.
La frammentazione del centrosinistra si manifesta in due distinte candidature: una guidata dai sindaci e affiliata al Partito Democratico, che include figure come Pietro Morittu (Carbonia), Elvira Usai (San Giovanni Suergiu) e Isangela Mascia (Domusnovas), e un’altra sostenuta da Sinistra Futura, M5S, Orizzonte Comune e PSI.
La presenza di una lista del centrodestra, con la sindaca di Villamassargia Debora Porrà in testa, completa il quadro, pur non indicando un candidato presidente.
Ogliastra: Un Accordo Civico e IstituzionaleL’Ogliastra si distingue per la candidatura di Alessio Seoni, sindaco di Villagrande Strisaili, frutto di un accordo civico e istituzionale che mira a garantire stabilità e continuità amministrativa.
Medio Campidano: Un Campo Largo DivisoNel Medio Campidano, la competizione si fa più accesa, con Giuseppe De Fanti (Guspini) e Italo Carrucciu (Lunamatrona) a rappresentare il campo largo e il centrodestra rispettivamente.
La divisione del centrodestra, con la nascita di “Sardegna al centro Venti20” guidata da Alberto Urpi, evidenzia una volontà di dare voce ai piccoli comuni, spesso marginalizzati nelle decisioni politiche regionali.
Oristano e Nuoro: Duefronti PoliticiAd Oristano e Nuoro, si assiste a una competizione diretta tra candidati sostenuti da schieramenti opposti.
Andrea Abis (Cabras) e Paolo Pireddu (Villaurbana) incarnano rispettivamente il centrosinistra e il centrodestra, riflettendo le diverse sensibilità politiche presenti nel territorio.
A Nuoro, la candidatura del commissario straordinario Giuseppe Ciccolini (centrosinistra) e quella del sindaco di Macomer Franco Uda (centrodestra) sollevano questioni etiche e politiche, soprattutto in relazione al ruolo del consigliere comunale di Posada Giorgio Fresu.
Città Metropolitane: Nuovi Equilibri e Alleanze InaspettateLe Città Metropolitane di Cagliari e Sassari, dove si vota per l’elezione del consiglio composto da 14 rappresentanti comunali, sono teatro di inedite alleanze e cambiamenti di fronte.
La scomparsa del PSD’Az dal Consiglio regionale ha portato a una sua riappacificazione con il campo largo, con l’inserimento di figure come Alberto Cappai (Selargius) e Rita Vallebella (Stintino) nelle liste unitarie.
Il centrodestra, in entrambe le città, si frammenta ulteriormente, dando vita a liste concorrenti che riflettono le diverse sensibilità politiche e le aspirazioni dei comuni costieri.
In sintesi, le elezioni provinciali in Sardegna si configurano come un momento cruciale per il futuro dell’autogoverno locale, un’occasione per i territori di riappropriarsi delle proprie istanze e di costruire un futuro più equo e sostenibile.