Nel cuore del Consiglio Regionale, si sta dipanando un momento cruciale per l’amministrazione: un vertice di allineamento con i partiti che compongono l’attuale maggioranza, indetto immediatamente dopo le recenti pronunce della Corte Costituzionale riguardanti la situazione di Alessandra Todde.
La governatrice ha convocato i capigruppo e gli assessori della Giunta regionale per un’analisi approfondita del quadro operativo, con particolare attenzione alle sfide e alle opportunità che emergono in vista della definizione della Finanziaria 2026.
La governance, come ripetutamente evidenziato dall’assessore alla Programmazione, Giuseppe Meloni, si è posta l’obiettivo strategico di approvare il documento di bilancio entro i termini stabiliti, interrompendo un ciclo potenzialmente dannoso: l’esercizio provvisorio.
Quest’ultimo, infatti, tende ad accumulare ritardi nell’effettiva canalizzazione delle risorse finanziarie, ostacolando l’attuazione dei progetti e compromettendo la capacità di risposta alle esigenze del territorio.
La Presidente, in un recente incontro con la stampa, ha ribadito con forza la priorità assoluta da attribuire alla Manovra, considerandola il motore propulsivo per la rapida e strategica mobilitazione delle risorse a disposizione.
Tuttavia, la situazione appare complessa.
Si preannuncia una massa manovrabile, quella parte di risorse non già vincolate a specifiche destinazioni, relativamente limitata, rendendo arduo la ripartizione delle diverse voci di spesa ritenute urgenti e prioritarie.
Tale circostanza impone un’attenta valutazione delle priorità e una negoziazione complessa tra le diverse istanze.
Al di là delle questioni tecniche e procedurali, il vertice si svolge sullo sfondo di dinamiche politiche delicate.
I rapporti con i partiti di coalizione richiedono un’attenta gestione, soprattutto in seguito alla recente assemblea del Partito Democratico che ha visto l’elezione di Silvio Lai a segretario, un evento che inevitabilmente inciderà sulle strategie e sulle posizioni del partito.
Parallelamente, i Progressisti attendono una riorganizzazione interna, con particolare riferimento alla sostituzione dell’attuale assessore all’Agricoltura, Gianfranco Satta.
Tale passaggio, seppur formale, rappresenta un’occasione per ridisegnare gli equilibri all’interno della maggioranza e per affrontare le sfide specifiche del settore agricolo con un nuovo approccio.
La governatrice deve quindi navigare in acque agitate, conciliando l’urgenza di garantire la stabilità finanziaria con le necessità di mantenere la coesione politica e rispondere alle aspettative dei diversi attori coinvolti.
Il successo dell’esecutivo dipenderà dalla capacità di trasformare le complessità in opportunità, costruendo un bilancio che sia al contempo rigoroso, efficiente e rispondente alle reali esigenze del territorio.