La Dinamo Banco di Sardegna Sassari conclude la fase a gironi dell’Europe Cup con un pizzico di amarezza, cedendo 77-73 sul parquet del Rasta Vechta in una partita priva di reali implicazioni per il suo percorso europeo.
La qualificazione al secondo turno era già matematicamente certa, consentendo al tecnico Veljko Mrsic di gestire il carico fisico della squadra in vista dell’impegno cruciale di domenica contro Napoli in campionato.
L’assenza di due elementi chiave come il playmaker Buie e la guardia Johnson, risparmiati per preservarli in vista della sfida partenopea, ha inevitabilmente inciso sull’apporto complessivo della Dinamo.
Nonostante la sconfitta, il risultato non intacca la posizione di prestigio della Dinamo, che si classifica al primo posto del proprio girone, un traguardo che testimonia la solidità e la coesione dimostrate durante l’intera prima fase.
L’inserimento nel girone N del secondo turno presenta sfide intriganti: l’agguerrito Casademont Saragozza, con il sardo Marco Spissu a difendere i colori iberici, il Peristeri Betsson, squadra greca in costante ascesa, e l’Aliaga Petkimspor, rappresentante turco con un gioco dinamico e imprevedibile.
Il secondo turno, innescato a dicembre, si dipanerà in un arco di sei settimane, con un calendario serrato che metterà a dura prova la resistenza fisica e mentale dei giocatori.
Solo le prime due formazioni di ciascun girone avranno l’onore di accedere ai quarti di finale, rendendo ogni partita un vero e proprio scontro diretto.
La Dinamo affronterà la prima prova del girone in casa, il 10 dicembre, ospitando l’Aliaga Petkimspor al PalaSerradimigni, un appuntamento che rappresenterà un banco di prova importante per valutare lo stato di forma e la preparazione alla fase successiva.
Al termine dell’incontro a Vechta, coach Mrsic, pur riconoscendo il valore della vittoria avversaria, non ha esitato a sottolineare le lacune riscontrate nella prestazione della sua squadra.
L’assenza di continuità di gioco, sia in fase difensiva che offensiva, è stata individuata come la principale causa della sconfitta.
Pur evidenziando un miglioramento nelle fasi finali, con una maggiore capacità di segnare da lontano, la Dinamo non è riuscita a recuperare il divario accumulato in precedenza.
L’attenzione, ora, è rivolta a Napoli, dove la Dinamo cercherà di confermare i progressi visti nella recente vittoria casalinga contro Trento e di tentare una risalita significativa nella classifica di Serie A, un campionato dove la competizione è sempre più agguerrita e dove ogni punto può fare la differenza nella corsa alla salvezza e alla qualificazione per le zone nobili della graduatoria.
La sfida partenopea si preannuncia cruciale per riaccendere le speranze e ritrovare la giusta traiettoria in campionato.






