Nel prossimo decennio, il settore sanitario si troverà di fronte a importanti cambiamenti dovuti al turnover del personale e al potenziamento dell’assistenza territoriale previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Secondo le stime di Bankitalia riportate durante un’audizione sulla manovra, alla fine del 2022 si prevede un aumento del 30% per quanto riguarda i medici (inclusi quelli di base e i pediatri) e del 14% per gli infermieri in termini di incidenza sull’organico.In particolare, nel Mezzogiorno d’Italia queste dinamiche sono ancora più accentuate, evidenziando la necessità urgente di interventi mirati. Secondo quanto dichiarato da Via Nazionale, attualmente in vigore una legge che prevede il pensionamento automatico di tutto il personale con almeno 60 anni entro la fine del 2022 entro i successivi dieci anni. Questo comporterà l’uscita dal sistema lavorativo di oltre 27.000 medici, più di 24.000 infermieri e altrettanti addetti tecnici, insieme a circa 28.000 medici di base e pediatri.La missione numero 6 del Pnrr focalizzata sul potenziamento dell’assistenza territoriale richiederà l’assunzione di almeno 19.600 infermieri e 6.300 operatori socio-sanitari aggiuntivi rispetto alla forza lavoro attuale. Questo sottolinea la necessità impellente non solo di rimpiazzare il personale uscente ma anche di incrementare le risorse umane disponibili per garantire un servizio sanitario efficiente e adeguato alle esigenze della popolazione.
Cambiamenti nel settore sanitario: previsto aumento del personale e potenziamento dell’assistenza territoriale
Date: