01 ottobre 2024 – 15:31
Il mondo dell’edilizia si prepara a un cambiamento epocale con l’introduzione della patente a punti per tutte le imprese che operano nei cantieri. Questo provvedimento, nato in seguito alla tragica strage nel cantiere Esselunga di Firenze, è finalmente entrato in vigore oggi, nonostante le polemiche e le incertezze che lo hanno circondato.Si tratta di una misura destinata a rivoluzionare il settore, ma già si levano voci contrastanti sull’efficacia e la reale utilità di questa novità. Mentre alcuni la considerano uno strumento fondamentale per garantire la sicurezza e la qualificazione del settore edile, altri la bollano come una mera retorica dannosa, priva di efficacia concreta.Le imprese coinvolte dovranno inviare un’autocertificazione entro il 31 ottobre per poter accedere alla patente a punti, che consentirà loro di operare nei cantieri pubblici e privati. I crediti iniziali saranno di 30 punti, ma potranno salire fino a 100 in base all’anzianità dell’iscrizione alla Camera di commercio e agli investimenti in sicurezza effettuati.Tuttavia, ci sono anche critiche riguardo all’elevato numero di punti assegnati e alla possibilità troppo agevole di recuperarli dopo eventuali sanzioni. Alcuni sindacati evidenziano le lacune della normativa, soprattutto per quanto riguarda la mancanza di controlli sugli appalti e subappalti, aspetti cruciali per la sicurezza sul lavoro nei cantieri edili.In questo contesto complesso si aprono scenari incerti: da un lato c’è chi auspica una maggiore formazione e cultura della prevenzione come cardini per una vera rivoluzione nel settore; dall’altro ci sono timori legittimi riguardo alla capacità degli organi preposti di monitorare tutte le richieste pervenute.La patente a punti per lavorare nei cantieri rappresenta dunque un importante passo avanti verso la qualificazione del settore edile, ma resta ancora molto da fare per garantire la sicurezza dei lavoratori e la trasparenza delle attività svolte all’interno dei cantieri.