Campobasso istituisce la Giornata della Lentezza in memoria di Sergio Zarrilli

Il Consiglio Comunale di Campobasso ha ufficializzato oggi un gesto simbolico e profondamente significativo: l’istituzione della Giornata della Lentezza, da celebrare annualmente il 20 dicembre.
La data, scelta con cura, rende omaggio alla memoria del dottor Sergio Zarrilli, figura cardine nella comunità campobassana e stimato pediatra, scomparso prematuramente nel 2020, lasciando un vuoto incolmabile nel cuore di molti.

L’iniziativa, lungi dall’essere una semplice commemorazione, nasce da un’idea brillante e spontanea: quella di una classe di bambini, la quinta D dell’Istituto Montini, vincitori della terza edizione del prestigioso Premio Zarrilli.

Questo riconoscimento, dedicato alla promozione di valori umani e alla capacità di osservare il mondo con occhi nuovi, ha visto i giovani protagonisti trasformare un racconto in un’azione concreta, elevando una riflessione infantile ad un atto amministrativo ufficiale.

L’approvazione in aula consiliare, avvenuta in loro presenza, testimonia l’importanza di ascoltare le voci dei bambini, custodi di una saggezza spesso trascurata dagli adulti.

La Giornata della Lentezza non è semplicemente una pausa dal ritmo frenetico della vita contemporanea, ma un’occasione per riscoprire il valore intrinseco del tempo, inteso non come risorsa da sfruttare, ma come spazio per la relazione, l’ascolto attivo e la riflessione interiore.
Il dottor Zarrilli, con la sua dedizione ai più piccoli e la sua capacità di creare un legame empatico con i pazienti e le loro famiglie, ha incarnato l’essenza di una medicina umanistica, capace di guardare alla persona nella sua interezza.

La Giornata della Lentezza, pertanto, vuole essere un’eredità del suo pensiero, un invito a rallentare il passo, a coltivare la gentilezza, a prestare attenzione ai bisogni altrui e a riscoprire il piacere delle piccole cose.

Si tratta di una giornata per coltivare l’arte di fermarsi, di osservare il mondo con occhi più attenti e di apprezzare la ricchezza delle relazioni umane, un antidoto al consumismo e alla superficialità che spesso caratterizzano la società odierna.

L’auspicio è che questo gesto, semplice ma denso di significato, possa ispirare la comunità campobassana e oltre, a riscoprire il valore del tempo e della lentezza come strumenti per una vita più autentica e significativa.

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