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martedì 4 Novembre 2025

Isernia: Smascherata Rete di Spaccio, Minori Sfruttati

Un’operazione di portata significativa ha portato all’arresto di una rete di narcotrafficanti a Isernia, svelando un sistema di spaccio particolarmente inquietante per il coinvolgimento di minori.

La struttura criminale, composta da due fratelli italiani e dalle loro rispettive consorti rumene, è stata smantellata grazie a un’indagine complessa condotta dalla Squadra Mobile locale, con il supporto di Volanti e personale della Scientifica.
Le indagini, iniziate nell’ottobre 2024, hanno fatto luce su un’organizzazione radicata nel tessuto urbano, capace di sfruttare la vulnerabilità di ragazzi minorenni per la distribuzione di cocaina e crack.

L’attività di spaccio si sviluppava all’interno di un’abitazione, trasformata in una vera e propria “piazza” dedicata alla vendita di sostanze stupefacenti, un punto di convergenza per un flusso continuo di acquirenti, spesso di età giovanile.
Il metodo utilizzato dalla coppia di narcotrafficanti e dalle loro mogli si è rivelato particolarmente insidioso: l’impiego di minori, figure particolarmente esposte e facilmente manipolabili, per compiere attività logistiche cruciali nel ciclo dello spaccio, dalla consegna della droga al contatto con la clientela.

Questo aspetto ha destato particolare allarme nelle autorità, evidenziando una grave compromissione dei diritti e della sicurezza dei giovani coinvolti.
L’indagine, condotta con tecniche investigative avanzate, ha fatto ampio ricorso a pedinamenti, monitoraggi e analisi dei dati provenienti da sistemi di videosorveglianza, permettendo agli investigatori di ricostruire le dinamiche interne alla rete e di documentare l’intenso movimento di persone legate all’attività illecita.

Le perquisizioni eseguite hanno permesso di rinvenire ulteriori elementi probatori a supporto delle accuse.

Il Giudice per le Indagini Preliminari, valutate le evidenze raccolte, ha emesso ordinanze di custodia cautelare in carcere per i due fratelli, ritenuti i capi dell’organizzazione, mentre per le due donne sono stati disposti arresti domiciliari.
L’operazione, oltre a rappresentare un duro colpo alla criminalità organizzata nel territorio, solleva interrogativi urgenti sulla necessità di rafforzare i sistemi di protezione dei minori e di contrastare lo sfruttamento delle loro fragilità da parte di organizzazioni criminali.

L’attenzione delle autorità è ora rivolta all’identificazione e al supporto di tutti i minori coinvolti, con l’obiettivo di offrire loro un percorso di recupero e di reinserimento sociale.

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