Protesi d’anca bilaterale: innovativa procedura al Cardarelli

All’ospedale Cardarelli di Campobasso, la struttura complessa di Ortopedia ha recentemente compiuto un significativo passo avanti nel trattamento della coxartrosi bilaterale, eseguendo con successo una protesi d’anca simultanea su entrambe le anche di una paziente di 58 anni.

L’intervento, diretto dal dottor Giuseppe Melucci, non solo dimostra l’evoluzione delle tecniche chirurgiche, ma apre anche prospettive concrete per migliorare la qualità di vita dei pazienti affetti da questa patologia debilitante.
La coxartrosi bilaterale, una condizione caratterizzata da una degenerazione progressiva delle cartilagini articolari dell’anca che colpisce entrambe le anche contemporaneamente, impone limitazioni significative nella mobilità e genera un dolore cronico spesso invalidante.
Tradizionalmente, la gestione di questa complessa problematica richiedeva un approccio a due tempi, con un intervallo di recupero tra la sostituzione di una protesi e l’altra.
Questa strategia, sebbene efficace, allungava i tempi di degenza ospedaliera, aumentava il rischio associato a due anestesie separate e frammentava il percorso riabilitativo, ritardando il ritorno alla piena funzionalità.

L’intervento simultaneo rappresenta una rottura con questo paradigma, incarnando un approccio più efficiente e orientato al paziente.
La procedura, realizzata con precisione e competenza, ha permesso di affrontare l’affezione in un’unica sessione chirurgica, riducendo al minimo le complicanze potenziali e ottimizzando i tempi di recupero.

L’azienda sanitaria regionale sottolinea che questa tecnica non solo minimizza l’impatto sulla vita del paziente, ma consente anche l’avvio immediato della fisioterapia per entrambe le anche, accelerando il processo di riabilitazione.

La scelta di questa tecnica chirurgica è stata dettata dalla severità della coxartrosi bilaterale della paziente, condizione che comprometteva significativamente la sua capacità di deambulazione e causava un dolore persistente.

L’approccio chirurgico, combinato con una gestione post-operatoria meticolosa e personalizzata, ha permesso di ottenere risultati significativi, restituendo alla paziente la possibilità di riacquistare una mobilità articolare più ampia e, conseguentemente, una migliore qualità di vita.
Questa innovativa procedura evidenzia l’impegno dell’ospedale Cardarelli nell’offrire soluzioni all’avanguardia per la cura dei pazienti e nel migliorare i risultati clinici.
L’esperienza acquisita in questo intervento si configura come un importante punto di riferimento per lo sviluppo di nuove strategie terapeutiche nel campo dell’ortopedia.

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