sabato 26 Luglio 2025
17.4 C
Rome

San Giuliano di Puglia: Appello per lo Stato di Palestina e la Pace.

Con un atto di profonda umanità e responsabilità civica, l’amministrazione comunale di San Giuliano di Puglia si fa portavoce di una richiesta urgente e imprescindibile: il riconoscimento dello Stato di Palestina e l’immediata cessazione delle violenze che insanguinano la Striscia di Gaza.
Questa decisione, approvata all’unanimità dal consiglio comunale, non è un gesto isolato, ma si inserisce in un percorso di sensibilizzazione che coinvolge altre comunità locali, come San Martino in Pensilis e Termoli, testimoniando un crescente sentire collettivo.

Il sindaco Antonello Nardelli, con parole intense e commoventi, ha sottolineato l’inaccettabilità della perdita di vite innocenti, in particolare quella dei bambini, vittime di tragedie naturali e, ancora più deplorevole, di conflitti armati.

L’azione dell’amministrazione comunale va oltre una semplice dichiarazione di intenti; si configura come un atto di solidarietà fraterna nei confronti del popolo palestinese, una comunità segnata da decenni di sofferenza e privazioni.
In questo contesto, il sindaco ha evocato il ricordo di Tarshiha, un villaggio con una significativa popolazione arabo-palestinese situato nella Galilea Alta, che conserva un legame simbolico e tangibile con San Giuliano di Puglia.
Nel 2009, la comunità locale ha inaugurato una scuola, definita “scuola di pace” e intitolata agli “Angeli di San Giuliano”, un progetto realizzato grazie al contributo di associazioni e diocesi italiane, tra cui il Comitato Vittime della Jovine.
Questa iniziativa testimonia un percorso di dialogo e comprensione reciproca, un ponte di speranza costruito attraverso l’impegno civile e l’azione concreta.

Il Consiglio Comunale, con la sua delibera, esprime una chiara e inequivocabile opposizione alla guerra, ribadendo la consapevolezza dei limiti di un ente locale in materia di politica estera.
Tuttavia, la decisione di non rimanere indifferenti di fronte alla sofferenza umana è un atto di coraggio e di responsabilità morale.
La scelta di schierarsi dalla parte della pace non è un atto politico di parte, ma un imperativo etico, un monito a difendere i valori fondamentali di umanità, giustizia e rispetto dei diritti umani.

Si tratta di un gesto volto a contribuire, anche se in maniera modesta, a promuovere una soluzione pacifica e duratura al conflitto israelo-palestinese, affinché i bambini di Gaza e di tutto il Medio Oriente possano finalmente vivere in un mondo libero dalla paura e dalla violenza, un mondo dove la parola “pace” non sia solo un’aspirazione, ma una realtà concreta.

Il Comune si pone, quindi, come voce di speranza e di impegno per un futuro di convivenza pacifica e di rispetto reciproco.

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -